È stato ritrovato nella tarda mattinata di oggi, a pochi metri di distanza dagli altri tre rinvenuti ieri, il corpo del quarto escursionista disperso sul Monte Velino dal 24 gennaio.
Dopo quasi un mese di ricerche, con il rinvenimento del quarto escursionista sempre nell’area di Valle Majelama, sotto il Colle del Bicchero, a quota 1.800 metri circa, si chiude una pagina triste che ha coinvolto centinaia di soccorritori provenienti da tutta Italia.
Stamattina in quota le squadre del Soccorso Alpino, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Moena, dei Vigili del Fuoco, del Nono Reggimento Alpini di L’Aquila.
Appena i soccorritori in quota hanno rinvenuto il corpo dell’escursionista subito è stato avvisato l’elicottero del 118 di L’Aquila, con a bordo il medico, a cui è toccato l’arduo compito della ricognizione cadaverica.
Il corpo del ragazzo è stato recuperato con l’elicottero ed è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Avezzano.
“Vogliamo esprimere il cordoglio di tutto il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – ha precisato in conferenza stampa il presidente regionale, Daniele Perilli – alle famiglie dei quattro escursionisti dispersi e un ringraziamento a tutta la comunità di Avezzano, che ci ha dimostrato profondo affetto e tanta vicinanza. È stato un lavoro lungo che ha rafforzato lo spirito di coesione tra i diversi corpi impegnati nelle ricerche, finalizzato al conseguimento del risultato. In queste ricerche il Soccorso Alpino ha utilizzato tecniche mai adottate in Abruzzo, come le micro cariche impiegate nei primi giorni per bonificare le creste e mettere in sicurezza l’area delle ricerche e il sonar Recco, in grado di captare metalli a profondità importanti. Occorre lavorare tutti insieme perché simili tragedie non si ripetano”.
E si rafforza a livello nazionale anche la coesione con il Nono Reggimento Alpini, che il 2 marzo a Bolzano siglerà una convenzione con il Corpo del Soccorso Alpino e Speleologico, a cui sarà presente anche il presidente abruzzese Daniele Perilli a testimonianza della collaborazione con il Nono Reggimento Alpini di L’Aquila.