Dopo la vendita di L-Foundry, il sindacato Fiom continua a non vederci chiaro e declina tutti i dubbi in tre punti: piano di trasformazione/inclusione in IDM (Integrated device Manufacturer) della l-Foundry; intenzione dell’azienda di affiancare alla attuale produzione di CIS (sensori di immagine) quella di importanti quantità di dispositivi di potenza; possibilità per l’azienda di garantire nel tempo la tenuta occupazionale e tecnologica dello stabilimento e di scongiurare il rischio di una delocalizzazione delle produzioni.
Il sindacato fa sapere che l’azienda ha evitato ogni tipo di confronto a livello locale sia con le rappresentanze che con le organizzazioni sindacali. La Fiom ha come impegno quello di chiederne conto in sede istituzionale.
Vendita L-Foundry, i dubbi Fiom in tre punti
Il sindacato si impegna a chiarire i punti in sede istituzionale