Oggi, venerdì 17 febbraio, le gambe degli italiani che credono nella sfortuna hanno iniziato a ballare una danza tremolante. Una data, questa, che non passa inosservata. Un numero, a sua volta, che spaventa alla sola vista. Esclusivamente giochi di superstizione? Forse no; ormai da tempo, infatti, non si parla più solo di credenze. L’eptacaidecafobia è la terribile paura del numero 17, abbinata, in particolar modo, al giorno di venerdì, come rende noto il quotidiano online ‘La Repubblica.it’.
Si è da sempre trattato di pregiudizi legati alla cultura popolare e alla superstizione. Gli allarmismi nati e sviluppati attorno a questa particolare combinazione, infatti, sono stati trasmessi e si sono succeduti nel tempo. Molte volte, però, non si viene a conoscenza neanche del perché e si rischia di cadere in un’area di inevitabile negatività, malgrado non si conosca il vero inizio e la vera fine di questa storia dai tratti prettamente popolari ed orali.
Fare un passo indietro aiuterà a comprendere meglio questo curioso caso che accomuna la maggior parte degli abitanti del noto Stivale che parla italiano. Due sono, quindi, gli elementi che si combinano e che si completano per dare origine alla sventurata ricorrenza. Il numero 17, condannato sin dall’antichità e il giorno di venerdì, considerato estremamente negativo, perché collegato al ‘Venerdì Santo’, giorno della morte di Gesù.
L’Italia è, quindi, immersa in questo alone di scaramanzia che la rende singolare ma, al tempo stesso, la accomuna ad altri Paesi che, però, si contraddistinguono per differenti ed insoliti accostamenti superstiziosi. Nei Paesi Anglosassoni, ad esempio, il giorno ‘nero’ corrisponde a venerdì 13, come riporta in un articolo il quotidiano ‘Panorama’.
Per molto tempo, all’interno del mondo dell’antropologia ottocentesca si è parlato di mentalità primitiva e di mentalità moderna. Inizialmente classificate come due diversi metodi di approcciarsi alla vita da parte di società inferiori e di società sviluppate, esse sono state poi riconsiderate prive di una vera distinzione. Pensieri irrazionali sono presenti, tutt’oggi, infatti, anche nelle comunità moderne e non solo in quelle dove l’irrazionalità dominava la ragione. La testimonianza? Proprio la credenza superstiziosa di questo maledetto giorno di venerdì 17.
Il countdown è iniziato, allora, per chi non aspetta nient’altro se non lo scoccare della mezzanotte. Il sale è pronto per essere sparso all’interno di tutti gli angoli delle abitazioni, al fine di sconfiggere la paura del malocchio. I rituali anti-sfortuna, infatti, hanno preso già piede in tutte le case degli abitanti che rimarranno rinchiusi per evitare che l’ondata di malasorte li colpisca e li influenzi negativamente per il resto dei loro giorni.
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