“La sottoscritta e l’intero governo regionale conoscono perfettamente la realtà del nostro sistema sanitario regionale e da 3 anni lavoriamo senza sosta per recuperare anni di commissariamento e post commissariamento, caratterizzati da blocco delle assunzioni, ricorso senza limiti ai contratti precari e nessun investimento su strutture e attrezzature. Tutto quello che è stato realizzato finora è frutto solo ed esclusivamente del nostro impegno, portato avanti nonostante i continui attacchi strumentali e mai costruttivi della minoranza”.
Lo rimarca l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, replicando alle accuse del consigliere del M5S Domenico Pettinari, che critica la gestione della Asl di Pescara.
“Archiviate per qualche mese le consuete polemiche sui fantomatici disavanzi nei conti della sanità abruzzese, per il terzo anno smentite clamorosamente dal Tavolo di monitoraggio ministeriale – attacca la Verì – la minoranza, e in questo caso Pettinari, torna a sparare nel mucchio, lanciando accuse generiche e, anche questa volta, senza senso”.
Per quanto riguarda il pronto soccorso del Santo Spirito, nonostante i concorsi e gli avvisi pubblici del 2021 siano andati sostanzialmente deserti e che dei 14 candidati che avevano optato per l’ospedale di Pescara tutti abbiano poi rifiutato di sottoscrivere il contratto con la Asl, l’azienda è riuscita a rafforzare l’organico con 6 nuove unità di personale. Da sempre si è fatto ricorso a tutte le forme di incentivazione per prestazioni aggiuntive da parte del personale, ma non tutti i sanitari hanno interesse ad accettare. Lo stesso vale per i turni da parte di medici in forza ad altri reparti, che sono ormai pratica consolidata da molto tempo. Sono in corso le procedure per l’assegnazione dell’incarico di responsabile della unità di medicina d’urgenza e di direttore dell’unità operativa complessa.
Per rafforzare l’assistenza territoriale, e drenare dunque gli accessi al pronto soccorso, sono stati implementati i servizi (con l’apertura di nuovi 3 piani) al distretto di via Rieti a Pescara, il mese prossimo (dopo 10 anni) aprirà il nuovo distretto di via Rio Sparto ed è pienamente operativo da mesi il nuovo distretto di Montesilvano (atteso da 15 anni). E’ stato inoltre sottoscritto l’accordo di programma per il nuovo distretto di Scafa. In tutti i presidi sono stati rinnovati gli arredi e migliorata la dotazione di apparecchiature, che è in ulteriore potenziamento.
All’ospedale di Pescara, negli ultimi mesi, è stata installata la nuova Pet Tac, un nuovo acceleratore lineare e sono in corso i lavori per installare la risonanza 3 Tesla e a seguire quelli per la sostituzione di quella 1,5 Tesla.
Sull’ospedale di Popoli sono in corso investimenti per oltre 3 milioni: è imminente l’apertura della riabilitazione codice 76 ed è prossima la riapertura del centro per i disturbi alimentari.
All’ospedale di Penne, dopo l’estate, sarà aperta la lungodegenza con 20 posti letto e a breve partiranno i lavori per la ristrutturazione di tutto il presidio, con un investimento di 13 milioni di euro.
Nuovi posti di Rsa sono in arrivo anche a Tocco da Casauria, così da ridurre il numero dei ricoveri inappropriati nei presidi ospedalieri.
“Noi la realtà la guardiamo in faccia ogni giorno – rimarca l’assessore – e ogni giorno cerchiamo di trovare soluzioni che non possono essere estemporanee o autoritarie, perché esistono norme ben precise che non possono essere derogate dalla Regione o dalla Asl. Fino a ieri, in Dipartimento, ci siamo riuniti con i direttori dei pronto soccorso di tutte le aziende e sono state individuate ulteriori e nuove soluzioni per far fronte alle carenze. C’è un dibattito aperto in Commissione Salute nazionale, nel quale la carenza di medici emergentisti (che riguarda tutta Italia) è emersa in tutta la sua drammaticità e c’è un confronto in corso per individuare percorsi normativi che possano essere risolutivi”.
La Verì difende il lavoro della giunta regionale e dell’intera maggioranza di centrodestra.
“Sono un politico e comprendo le dinamiche tra maggioranza e opposizione – conclude – ma ormai da mesi si continua a creare solo confusione, mettendo insieme argomenti che non hanno alcuna correlazione l’uno con l’altro, con il solo intento di ingenerare caos e alzare inutilmente il livello dello scontro, facendo finta di non sapere che molte carenze sono legate a un sistema di scelte nazionali del passato, con le quali oggi tutte le Regioni si trovano a dover fare i conti”.