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Vertenza Irim, c’è l’accordo transattivo per 1 milione e mezzo

Il risparmio per l'Ente comunale si aggira - IVA esclusa - attorno ai 500 mila euro. Il tavolo di trattativa è stato portato avanti dall'Assessore De Cesare, spalleggiato e supportato dal sindaco e "dalla sua lunga esperienza". Martedì scorso la Giunta ha approvato l'accordo di transazione con l'Irim. Si punta a chiudere in breve tempo tutto il procedimento.

Era il 31 marzo scorso, quando emerse dai corridoi di Palazzo città la notizia di un cambio di passo deciso e – visto come sono andate le cose – anche decisivo in merito all’annosa sentenza legata all’Irim e alle sorti del Nuovo Municipio di Avezzano, ancora cattedrale nel deserto. Allora, l’assessore Lorenzo De Cesare prese in mano la trattativa sulla vertenza con lodo arbitrale.

Una spinosa vicenda quella connessa al destino del Nuovo Municipio di Avezzano, eppure proprio in questi giorni la trattativa con il Consorzio IRIM ha dato i suoi primi frutti: finalmente si è raggiunto l’accordo transattivo. Martedì scorso, la Giunta ha approvato l’accordo stesso, il quale adesso dovrà attendere la ratifica da parte del Consiglio comunale della città, che verrà convocato entro il mese in corso, di luglio.

In base all’accordo raggiunto con Irim, il Comune di Avezzano dovrà pagare di meno rispetto alla somma di 1 milione e 800 mila euro circa prevista dal lodo arbitrale, che era divenuta una vera e propria sentenza “spada di Damocle” sulle sorti dell’Amministrazione e dei cittadini. L’assessore con delega anche all’avvocatura e agli affari legali ha convinto Irim a ripartire in qualche modo da due anni fa, prima che divenisse obbligatorio il pagamento della cifra prevista dallo stesso lodo arbitrale. “Due anni fa, il Collegio arbitrale aveva avanzato una ipotesi di transazione che prevedeva all’epoca (quando il Comune era Commissariato Ndr.) il pagamento da parte dell’Ente di una cifra pari a 1 milione e mezzo di euro – afferma De Cesare – il quale accordo però non venne accolto e recepito dal Commissario prefettizio”. Poi venne emesso il lodo arbitrale di quasi due milioni di euro. “Ho riconosciuto ad Irim gli interessi degli anni trascorsi ma non all’8% come previsto dagli interessi commerciali, bensì al 4%, quindi alla metà. Assommando l’Iva – aggiunge De Cesare – la quale è stata però momentaneamente congelata, il Comune dovrà alle casse dell’Irim la cifra totale di 1 milione e 624 mila euro, con un risparmio netto per le sue casse”. L’assessore ha in questi mesi avuto tavoli – anche sofferti – visto il tenore della vicenda. Riunioni in Comune e videoconferenze le quali sono state coperte dal massimo riserbo, proprio per la delicatezza della questione.

L’Iva, in verità, potrebbe anche essere defalcata dalla somma da corrispondere, visto che è stato chiesto un parere sulla questione direttamente all’Agenzia delle Entrate, tramite una interpellanza scritta a quattro mani da De Cesare e Irim, interpellanza che verrà inviata tra oggi e domani per un parere tecnico. L’Iva cioè potrebbe anche non essere prevista per transazioni di questo tipo.

“Certo, senza il sindaco Di Pangrazio al mio fianco – conclude l’assessore – non avrei mai potuto addivenire ad un risultato simile. Con la sua esperienza mi ha guidato. Se ci fosse stato un altro sindaco ad Avezzano, il risultato non sarebbe stato forse portato a casa in questi termini di risparmio per la città”.

L’amministrazione, ora temporaneamente guidata dal vice Di Berardino, punta a chiudere tutti i procedimenti pendenti con Irim, per rimpossessarsi in breve tempo della struttura e terminarla, in modo da renderla patrimonio degli avezzanesi.

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