Trascorrono gli anni ma non si vede via d’uscita per gli ex dipendenti della Santa Croce di Canistro. Il sindacato non ha mai abbandonato i lavoratori e ha continuato, incessantemente, ad avere un dialogo con gli organi istituzionali, in cerca di risposte valide e provvedimenti da attuare per arginare il problema.
La Fai-Cisl spiega: «Sono passati due anni, trascorsi tra illusioni politiche, procedure amministrative sbagliate ed infruttuose, gruppi industriali che si volatilizzano, rimpalli stucchevoli di responsabilità, silenzi imbarazzanti, speranze degli ex dipendenti Santa Croce di ottenere una nuova opportunità di lavoro in tempi ragionevoli puntualmente disattese». Il sindacato, che non si è mai arreso e ha continuato a lottare, ha spesso ravvisato nelle istituzioni regionali un disinteresse riguardo le problematiche della Santa Croce: «In questo quadro a tinte fosche, amareggia vedere come alcuni esponenti del governo regionale, parlando e affrontando delle varie crisi aziendali abruzzesi non fanno neanche un cenno della situazione drammatica di Canistro. Il sindacato ha sollecitato più’ volte un confronto con la Regione Abruzzo, che non e’ ancora arrivato, per tentare di costruire ipotesi concrete ed alternative all’inconcludenza di questi anni».
«Non contribuiscono di certo a rasserenare gli animi dei lavoratori le indiscrezioni, più o meno fondate, che periodicamente filtrano da corridoi dell’Ente Regione, senza che vi sia la possibilità di ricevere le informazioni nella maniera più idonea, attraverso un tavolo sindacale urgente». Conclude così la Fai-Cisl, affermando che non permetterà che il destino lavorativo degli ex dipendenti della Santa Croce cada nel dimenticatoio e farà di tutto affinché gli impegni presi dalle istituzioni nei loro confronti vengano mantenuti.
Fonte: ASIpress
Foto di: News Town