Cosa stai cercando?...
Home » Via bandiera nazista da museo: storico,ridicola ‘cancel culture’

Via bandiera nazista da museo: storico,ridicola ‘cancel culture’

Patricelli, 'da politica distorta visione passato e presente'

“Non so se è più il caso di sorridere per un’iniziativa politica fuori dal tempo e dalla ragione, oppure esprimere sconcerto sulla richiesta censoria, che è comunque ridicola – espressione della moda del ‘cancel culture’ – di rimuovere la bandiera del Terzo Reich da un museo di storia in cui si rievocano le pagine dolorose della battaglia di Orsogna del 1943”. Così lo storico Marco Patricelli, esperto dell’Europa del Novecento e della Seconda guerra mondiale, interpellato sulla richiesta contenuta in una mozione del gruppo di opposizione consiliare del piccolo Comune.
“In tanta raffazzonata retorica – spiega all’ANSA – non si comprendono né la logica né la motivazione di togliere ciò che esprime esattamente e immediatamente il concetto e la storicizzazione dei fatti. Quella bandiera esprime compiutamente la feroce dittatura hitleriana, l’oppressione e l’occupazione nazista, e tutto ciò che ha rappresentato per Orsogna, per l’Abruzzo e per il mondo. Ed è la bandiera tedesca di allora, dello Stato di allora, che non si può né si deve né censurare né omettere né edulcorare. Non deve farlo certamente un museo, che per sua missione deve rispettare la verità storica, e non può farlo la politica per una distorta percezione del passato e del presente”.
“Sono passati ben 22 anni (correva il 2003) – sottolinea lo storico – da quando Orsogna ricordò, con una solenne e toccante cerimonia alla presenza degli ambasciatori di Germania e Nuova Zelanda, i giorni amari della guerra. Poi più nulla. Per il bene di Orsogna e della storia, amministratori davvero attenti dovrebbero riflettere e interrogarsi su queste omissioni della memoria, invece di coltivare e diffondere modaiole bagatelle da ‘cancel culture'”.

CONDIVIDI

ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI

Spazio Pubblicitario

SEGUICI SU

FACEBOOK

LIKE

ARCHIVI
Archivi