“Nel giorno in cui ricordiamo il giudice Paolo Borsellino, assassinato dalla mafia il 19 luglio
1992 insieme ai cinque agenti della sua scorta in via D’Amelio, sentiamo il dovere di raccogliere un’eredità
che dobbiamo coltivare ogni giorno per poi trasmetterla alle nuove generazioni, affinché crescano nella
cultura della responsabilità e della legalità”.
Lo dichiara il Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, nel 32°
anniversario della strage.
“Nell’Appennino centrale questa eredità si concretizza attraverso l’impegno costante che dedichiamo a
una ricostruzione abbia come pilastri la legalità, la giustizia e la trasparenza. Ogni cantiere, ogni opera,
ogni risorsa pubblica destinata alla rinascita dei territori colpiti dal terremoto — sottolinea Castelli — deve
essere tutelata da qualsiasi rischio di infiltrazione o distorsione criminale. La ricostruzione non è soltanto
un insieme di interventi materiali: è anche ricostruzione morale, riscatto civico, affermazione concreta dei
valori repubblicani. Oggi – conclude Castelli – il modo migliore per onorare il sacrificio di questi servitori
dello Stato è tradurre la memoria in azione, lavorando ogni giorno affinché la ricostruzione sia anche
occasione di rigenerazione etica e culturale per i nostri territori”.
Comunicato stampa