Continua la polemica sulla viabilità provinciale di Campotosto. Pietro Di Stefano, esponente del Pd e amministratore provinciale, replica al consigliere provinciale Vincenzo Calvisi.
“Il consigliere provinciale Vincenzo Calvisi si premura di rispondere al mio intervento sulla viabilità di Campotosto.
Dovrei prenderla come una buona notizia e in parte lo sarebbe se non fosse vaga e del tutto insufficiente alla gravità della situazione: un autogol.
In pratica, in base a quanto dice il consigliere, esponente di FdI, le cose stanno così:
1. le risorse sono appostate nel bilancio del 2023: ma i bilanci di previsione, come è noto,
si fanno all’inizio di ogni anno; se, come dice il consigliere provinciale, le risorse economiche sono riposte nel bilancio del 2023, chiedo come mai fino a oggi, luglio 2024, ovvero un anno e mezzo dopo, nulla si è ancora visto?
2. La somma stanziata, sottolinea Calvisi, è di € 2 milioni. Però quella è la somma lorda di progetto che, facendo due calcoli approssimativi, per i lavori si traduce pressappoco a 1,3 milioni di euro.
Quindi 1,3 milioni da utilizzare per circa 50 Km di strada (SP 2 + SR 577) si traduce nel concreto in un rappezzo qua e là senza incidere realmente su quella viabilità: se non siamo all’elemosina poco ci manca.
3. Infine la solita tiritera politica. Mi si risponde citando la riforma dell’ex ministro Delrio, che risale al 2014: una riforma ormai vecchia di 10 anni, durante i quali nel frattempo hanno governato varie parti politiche, tra queste anche gli alleati della presidente di Fratelli d’Italia Meloni. Dieci anni che includono anche i due anni di governo a guida Meloni, che, però, è stata molto impegnata nello sfasciare la Costituzione col “PREMIERATO” o l’Italia con l’autonomia differenziata e non certo a restituire alle Province il suffragio universale. Suffragio su cui io sono sempre stato d’accordo”.