[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/01/TagliacozzoMorteAnziano_thumb152.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/TagliacozzoMorteAnziano.mp4[/KGVID] La morte non lascia decidere mai. Come un ambo o un terno secchi a Tombola, la sera del Natale, o come un cruciverba allacciato e vincolato da grglie verticali ed orizzontali, la fine di una vita ci fa dire che, oramai, tutto è spento e che domande di circostanza del tipo: ‘Come va?’, ‘Tutto bene?’ e ‘Come te la passi?’ non hanno valenza d’esistenza alcune, nel momento in cui ci si accorge che il tempo di stringere amicizia è perduto. Il 90enne trovato senza vita in un appartamento di Tagliacozzo, lungo via Aldo Moro, ieri sera, dai Vigli del Fuoco di Avezzano, dopo ben 10 giorni circa dall’avvenimento spiacevole, prelude, in fondo, a tutto questo.
E’ stato stroncato da un malore; quindi, è morto a causa di quella che si suol definire una ‘condanna a vita’ naturale.
A Natale, probabilmente, aveva già lasciato a Tagliacozzo il suo stesso corpo. Tagliacozzo, sua città adottiva, per lui, che proveviva dalla lontana Sicilia. Paolino Ansaldo, questo è il nome dell’anziano venuto a mancare, ha un’eco diversa ora, scandita dai sospiri di chi lo conosceva e dai sospiri di chi, invece, pur non conoscendolo di persona, ne riconosceva, comunque, la sagoma passeggiare, nel centro della città. Una perdita, questa, che fa ancora più male adesso, adesso che il suo respiro è un tutt’uno con la terra.