[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/06/24_06_17_MAGLIANO_LARGO_CADUTI_thumb13.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/24_06_17_MAGLIANO_LARGO_CADUTI.mp4[/KGVID] Sono croci, ma anche medaglie al valore.
Sono sospiri di eroismo e brividi di sacrificio. Sono ricordi di famiglie e simboli di eterno amor giurato al sistema della Difesa Italiana e, in certi casi, anche a quello della speranza.
Venerdì pomeriggio, la comunità di Magliano de’ Marsi è divenuta la culla del rapporto d’affetto che lega l’Italia del popolo ai suoi soldati. Un filo diretto, questo, fatto di cronaca nera, di partenze e molto spesso anche di non ritorni, come è accaduto, ad esempio, alle vittime di Nassiriya: una strage che provocò, allora – era il mese di novembre del 2003 – la morte di 28 persone.
L’Amministrazione di Magliano de’ Marsi, capeggiata dal sindaco Amiconi, assieme al Comitato Feste patronali di quest’anno, ha scelto, quindi, di intitolare un largo, posto accanto alla locale Piazza Lucia, proprio a quei caduti in battaglia. L’eternità delle gesta è fatta anche di piccole pietre poggiate a terra, atte a rinsaldare la curva della vita, per renderla più diritta.