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VIDEO. Anche nel gioco, niente più barriere fisiche e culturali: ad Avezzano nasce il Parco Giochi inclusivo

[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/10/AvezzanoParcoDisabili_thumb26.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoParcoDisabili.mp4[/KGVID] «I bambini hanno meno sovrastrutture rispetto agli adulti e, per questo motivo, sono molto più aperti di noi». Queste sono state le parole che hanno accompagnato il battesimo istituzionale dell’iniziativa avvalorata e portata in auge dalla Onlus di Avezzao ‘ Niki Aprile Gatti’.

Un parco giochi inclusivo, ossia un parco giochi capace di insegnare ad amare la vita in ogni sua forma e sfaccettatura perché aperto a tutti. Il gioco, presto, sarà a misura di ognuno, ad Avezzano. Ogni ipotetica diversità, ogni muro materiale ed ogni pregiudizio psicologhico verranno abbattuti, mattone dopo mattone, grazie ad una coraggiosa cittadina che ha scelto di dire di sì ad una promessa fatta alle voci più deboli della società: i bimbi con disabilità. Entusiasta della novità sociale, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che dipinge a tinte unite il sogno di ricamare una città della solidarietà nel suo Comune.

Un invito, quindi, ad includere e a non emarginare mai. «Il Parco Giochi voluto dalla Onlus – afferma la presidente Ornella Gemini – sarà realizzato in modo che ognuno potrà divertirsi, in base alle proprie abilità. Abbiamo incominciato a lavorare ai fini di questo progetto qualche mese fa, studiandone tutti i dettagli. Poi, è entrato in questo ricamo associativo anche Giovanni Sestini che, grazie alla sua essenza mangeriale e alle sue chiavi di lettura, ha cercato di ingrandire sempre più l’idea. La squadra, ora, ha portato a casa anche il risultato del Patrocinio comunale di Avezzano, il quale Ente metterà a disposizione l’area verde sulla quale poter dificare questo sogno». Il Parco giochi di nuova generazione, inoltre, non si fermerà al semplice gioco, bensì offrirà alla piccola popolazione di Avezzano, anche altri spazi ricreativi ed un’area verde dove poter addirittura far merenda assieme. «Stare tutti vicini, toccarsi nelle anime senza alcun termine di paragone e viversi vicendevolmente: speriamo che questo Parco possa essere l’inizio della grande avventura dell’inclusione in città. Muoviamo, quindi, a tal proposito, anche un appello alle imprese, alle banche ed alle altre associazioni cittadine, in modo da raccogliere quanti più fondi possibili per la realizzazione di questa impresa eccezionale. La nostra è una Onlus a tutti gli effetti, quindi, si muoverà nella massima tarsparenza: ogni donazione, di fatti, verrà postata in rete, anche con il costo dei singoli gochi. Solo insieme, si riuscirà, di fatti, a raggiungere l’obiettivo felice e finale, come già è accaduto, tempo fa, – conclude la presidente – nell’emergenza del terremoto in Nepal oppure nella raccolta dei medicinali per la Striscia di Gaza, in cui collaborammo direttamente, in quanto Associazione, con la madre di Vittorio Arrogoni».

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