[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/08/AvezzanoSicurezzaScuole_thumb25.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoSicurezzaScuole.mp4[/KGVID] Il caso della Scuola di Amatrice, venuta giù come se fosse burro sotto i colpi della scura del sisma, dovrebbe essere un monito ed un consiglio assieme, assai rumoroso, soprattutto per gli amministratori pubblici.
La campanella dell’inizio delle lezioni e dell’anno scolastico, in questo 2016 segnato già da un nuovo mostro mangia-fuoco, quale il terremoto del Centro Sud Italia, non sta prendendo le sembianze di un paese dei balocchi, nemmeno nella città di Avezzano. Stamani, in Comune, il sindaco Gianni Di Pangrazio ha incontrato un gruppo di mamme e di papà di studenti, preoccupati per la sicurezza dei loro pargoli circa il loro luogo di studio e di ricreazione per eccellenza, quale la scuola. 600 bambini, ad Avezzano, sono già stati fatti trasferire temporaneamente in altre sedi dell’istruzione, in attesa che le vecchie strutture vengano messe in sicurezza e tornino, quindi, fruibili. Ieri, sempre in Municipio, ha avuto luogo, invece, un tavolo tecnico tra i dirigenti del Comune e gli assessori preposti per programmare, nel migliore dei modi, il rientro a scuola, visto il ‘nullaosta’ non posto dalla paura del sisma. Gli alunni della scuola ‘Mario Pomilio’ di Avezzano svolgeranno lezione nell’Istituto tecnico superiore per geometri, Leon Battista Alberti. Le nove classi della Don Bosco confluiranno nell’Istituto tecnico industriale Majorani; la scuola di Via Fucino e le sue dodici classi verranno indirizzate, invece, in via Pertini; i ragazzi che frequentano la Vivenza torneranno al Centro Noesis. Per l’edificio scolastico delle Corradini e delle Fermi, data l’importanza delle struttura, è stata richiesta un’ulteriore verifica all’Enea. Questa la mappatura già prevista dall’Amministrazione, per il primo giorno di lezione, onde evitare problemi eccessivi.
«La campanella è salva – afferma il primo cittadino alla Redazione – Essa potrà in tutta sicurezza suonare per quasi tutti i bimbi. Oggi ho avuto una riunione in Comune con le mamme della città, delle donne stupende. A loro, ho espresso un concetto fondamentale: ogni decisione, la prenderò assieme alle loro idee. Non facciamoci venire, però, l’ansia eccessiva; le scuole aperte tutt’ora e tutt’oggi sono a norma perché rientrano nei requisiti minimi stabiliti dalla legge e quelle che, nonostante abbiano i requisiti minimi per restare a porte spalancate, ma diano da pensare alla cittadinanza, verranno vagliate e visionate approfonditamente».
«Per troppi anni – continua e conclude il sindaco – le Amministrazioni sono restate ferme in città: dal 2013, noi stiamo cercando di rendere tutte le scuole di Avezzano sicure, facendo in modo che la città sia all’altezza delle più belle e più grandi conche abitate in sicurezza d’Italia. Mi spiace che vi sia, comunque, un’Opposizione priva di senso etico, la quale, anziché collaborare in questa situazione di disagio e di preoccupazione, cerca, invece, di speculare e agire in malo modo sulla sensibilità delle tante mamme che vogliono, in fondo, solo stare tranquille». Nella scuola, la vita impara dalla vita. Il concetto applicato di una quotidianità antisismica è un buon modo d’educazione alla prevenzione e al futuro, nei confronti anche delle più piccole generazioni. La prevenzione rende sempre meno ciechi e meno sordi.