[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/10/AvezzanoColdirettiDop_thumb121.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoColdirettiDop.mp4[/KGVID] Sono marchi di qualità, sentori di un sapore più che genuino, quasi intoccato dal tempo frenetico che scorre veloce e senza ritegno. DOP, IGP E STG, ossia: origine protetta, indicazione geografica protetta e specialità tradizionale garantita. Etichette, queste, che, quanto pare, fanno bene non solo alla salute degli uomini, ma anche a quella della terra. Soprattutto a quella di una vicina di casa nostra sognatrice, la terra fucense. Il 5 ottobre scorso, il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo ha approvato il bando relativo all’ipotizzabile adesione ai regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari per il 2016. Una via, questa, tracciata dal prestigio del prodotto agricolo, che potrebbe, quindi, sicuramente illuminare di salubrità i molti aspetti limitrofi e concentrici dell’Agricoltura di un territorio. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 19 novembre prossimo.
Il responsabile di Coldiretti Abruzzo, Fabio Di Pietro, intervistato in merito alla questione, dona sprazzi di entusiasmo e di lucidità: «I marchi di qualità sono oramai strategici per il mercato – afferma – perché permettono di avere identità e ‘distintività’: se andiamo a guardare la nostra piana del Fucino, fertilissima da un punto di vista della produzione di ortaggi, lo stare all’interno di un disciplinare, le permette di avanzare un tipo di prodotto che risulta diverso da quello degli altri: diverso per quantità, diverso per qualità, per salubrità e, in alcuni casi, anche per forma e per colore. Avere questa ‘distintività’ – conclude Di Pietro – significa adottare strategie di mercato vincenti». Quando si sposano Agri-coltura ed Agri-cultura.