[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/11/OpendayChiusura_thumb67.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/OpendayChiusura.mp4[/KGVID] Cala già un nostalgico, ma speranzoso sipario sull’alba di un Abruzzo appena intravisto in ogni sua piegatura, turistico ed aperto a tutti. Ogni tappa, dei quattro giorni della data zero dell’OpenDay, è stata decisa a dovere, ogni monumento, ogni emergenza storica, ogni territorio sono stati visionati ed osservati con il cipiglio tipico di un marinaio che ricerca l’isola che non c’è.
L’Abruzzo Open Day è stato, è e sarà un viaggio a 360 gradi fra le ‘sirene’ caratteristiche culturali, archeologiche ed architettoniche della nostra fetta di territorio, un poco scombussolata, attualmente, dal grido di allarme del terremoto. Sincerità del paesaggio, schiettezza nelle tradizioni locali, amore per una terra che, forse, meriterebbe di essere bevuta in un sol sorso, come l’acqua più pura. La Marsica ha riattivato, quindi, in maniera espositiva, la circolazione del suo sangue vitale. Una vera e propria intellighenzia di attori territoriali ha dato sfogo all’anima marsicana più intima, quali la DMC Marsica, il Patto Territoriale Marsica, il Gal Terre Aquilane ed il Comune di Avezzano, assieme a tutte le altre amministrazioni pubbliche comunali.
Giovanni D’Amico, presidente della DMC Marsica, traccia il profilo di un evento, della durata di quattro giorni in totale, destinato, secondo il suo punto di vista, a divenire un trampolino di lancio per tutta la Regione, se ben utilizzato: «Per l’anno venturo, – afferma – noi abbiamo alcuni assi importanti nella manica da giocare, come il nostro patrimonio archeologico e storico-architettonico. Spesso, infatti, ciò che c’è nella Marsica, non si è abituati a vederlo, poiché il nostro territorio ha avuto altre dinamiche di sviluppo, in relazione al settore agroalimentare e dell’agroindustria: queste ricchezze, quindi, sono state, alcune volte, sottovalutate».
Di potenzialità intrinseche, venute fuori a livello turistico e conoscitivo, ha parlato il presidente del Gal Terre Aquilane, Rocco Gincarlo Di Micco, che annuncia ai microfoni di InfoMediaNews: «Con l’Open Day, noi, nella Marsica, abbiamo celebrato le nostre potenzialità. Tutte le valenze archeologiche e paesagistiche sono state segnalate a dovere; abbiamo dimostrato alla Regione Abruzzo di aver saputo far fronte alla sfida: possiamo e abbiamo le capacità per diventare un territorio di attrattiva turistica nazionale».