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VIDEO. Cassino ed Avezzano mai state così vicine: scatta il gemellaggio ‘in divisa’

 [KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/12/GuardiaDiFinanzaCassino_thumb54.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/GuardiaDiFinanzaCassino.mp4[/KGVID] Tra le persone sogliono esistere dei legami che scavalcano i tempi umanamente concepiti e gli spazi geografici. Sono, molto spesso, infatti, le stesse geografie dei cuori a  disegnare nuove vie di percorrenza. Solo una divisa in comune, per due città da poco strette in un gemellaggio; una divisa, però, che sottintende l’avverarsi di un mondo migliore.

Scatta l’intesa tra le Sezioni di Avezzano e di Cassino in merito all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. I due presidenti, il luogotenente Marcello Fargnoli per Cassino e il luogotenente Remo Ruscitti per Avezzano, si sono stretti la mano in una domenica di inizio dicembre, spalleggiandosi amichevolmente a vicenda lungo tutto l’iter intrapreso di ricostruzione della memoria.                 

Le Sezioni di Avezzano e Cassino dell’Associazione, infatti, di fronte ai due primi cittadini delle rispettive città di appartenenza e tra i loro soci, hanno reso immortale il motto: ‘tenere sempre vivo il ricordo del passato e costruire insieme il futuro’, finalizzato proprio alla conservazione dei  sentimenti di fratellanza e di solidarietà tra i finanzieri in congedo, attraverso la realizzazione di progetti in comune, che rispecchino il loro calibro di uomini di legge e di estrema umanità al contempo.

“Io ho lavorato per 20 anni ad Avezzano, in 40 anni di servizio totali; – afferma il luogotenente Ruscitti – gli anni trascorsi qui, sono stati bellissimi. Venni nella città marsicana nel mese di gennaio del ’94 e sono sempre stato impiegato in attività di carattere fiscale. Verificavo, cioè, le regolarità o le irregolarità delle diverse aziende che qui dimoravano: in quel periodo, di aziende, devo ammetterlo, v’era proprio l’imbarazzo della scelta: ciò significava, praticamente, che, all’epoca, le attività con 20 miliardi di lire di volume d’affari erano molte, per un buon rendere del territorio marsicano. La Marsica, cioè, aveva tante di quelle imprese che superavano di gran lunga questi volumi di affari; l’economia, nel 1994, rispetto a quella di ora, era, lo capiamo, molto in salute. Adesso, i tempi sono cambiati, ma la divisa non ha mai abbandonato e mai abbandonerà l’attenzione dello sguardo rivolto verso il prossimo”.

 

 

 

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