[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/02_03_17_CRAB_PEPE_thumb137.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/02_03_17_CRAB_PEPE.mp4[/KGVID] In ogni metro quadro calpestato del Crab, abbaglia la luce vispa negli occhi dei 27 dipendenti circa che ancora passeggiano fra i macchinari del famoso Centro di ricerca regionale, ora fermo ad un punto irresoluto ed insoluto della sua storia. I lavoratori del Crab di Avezzano, di fatti, sono tornati alla carica, rivolgendosi, questa volta, proprio alla stampa «per denunciare l’inefficienza di politici e pubblica amministrazione, che si dimostrano essere, ancora una volta, sordi alle loro richieste». 10 giorni sono trascorsi, di fatti, da quando è avvenuta, di fronte alle stanze dell’Assessorato regionale all’Agricoltura della sede pescarese della Regione, la maxi-protesta dei tre Centri di ricerca, ora in liquidazione. 10 giorni, però, di riaccesa speranza: è stato, di fatti, proprio allora ed in quella circostanza ottenuto dai lavoratori del Crab il decisivo documento valido per l’erogazione di alcuni degli stipendi che mancano all’appello da più di un anno.
«Una determina – afferma Larissa De Amicis, rappresentante sindacale aziendale Cgil – che avrebbe dovuto essere firmata addirittura prima di Natale. Oggi siamo al 2 marzo – dice – e i soldi ancora non sono stati svincolati». I Centri di ricerca per ora, quindi, sono uniti solo nell’unione di pensiero di una voglia di futuro più certo.