[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/10/09_10_1720GIOVANNI20DI20PANGRAZIO20ANATRA20ZOPPA_thumb62.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/09_10_17%20GIOVANNI%20DI%20PANGRAZIO%20ANATRA%20ZOPPA.mp4[/KGVID] Quello di Avezzano, all’epoca dei fatti elettorali, risalenti al giugno del 2017, venne definito come un caso più unico che raro.
Per questo, la sentenza di domani del Tar dell’Aquila risulta essere importante, proprio per i contorni ed i contenuti della situazione politica del capoluogo marsicano.
«Io penso che il Tar si pronuncerà a nostro favore. – avverte Di Pangrazio, ascoltato da questa redazione – Il Tribunale Amministrativo Regionale, infatti, chiaramente si pronuncerà l’11 ottobre, anche se penso che la decisione avverrà qualche giorno dopo; ripeto: noi siamo fiduciosi e speriamo di riprendere il cammino che abbiamo lasciato. Siamo pronti, cioé, a riprendere in mano il lavoro che abbiamo dovuto sospendere nel mese di luglio e ad impegnarci di nuovo per la difesa del Tribunale di Avezzano e di tutti i presidi del nostro territorio. Pronti, insomma, a riprendere le fila delle scuole della città, di cui 5 già riconsegnate, accanto a tre appalti affidati alle ditte. Siamo pronti, ancora, a fare in modo che l’impegno dato dal Pro Rettore di Teramo di attivare un Master in agroalimentare nel nostro Palazzo Torlonia, venga messo in moto», dice.
«Una percentuale più alta del 50% degli avezzanesi – conclude – si è vista tradita di netto da una Commissione elettorale che non è stata, a nostro giudizio, in linea con i verbali del Ministero dell’Interno e, quindi, non si è collocata nel rispetto della normativa».