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VIDEO. Ecco il nuovo Piano di Emergenza comunale di Tagliacozzo: tra A.P.I.C.E., vertici e problem solving

[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/06_03_17_Tagliacozzo_PIANO_EMERGENZA_thumb66.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/06_03_17_Tagliacozzo_PIANO_EMERGENZA.mp4[/KGVID] Estendere la rete delle conoscenze, ampliare l’informazione, creare focolai vivi di interesse intrecciando opinioni, esperienze e virtù a confronto. L’Abruzzo ha bisogno di conoscere sé stesso ed il suo malumore, ma in tempi non sospetti, quando il sereno ancora non cozza con il grigiore. Piani di emergenza divulgati alla cittadinanza, condivisi con gli abitanti di un luogo da salvaguardare, proteggere, conoscere e consacrare, a contatto diretto con il cittadino, ascoltando consigli, pareri e perplessità«Il Piano di emergenza comunale – afferma Christian Rossi, presidente del Nucleo di Volontari di Protezione Civile di Tagliacozzo – è un dispositivo che deve essere malleabile ed aggiornabile quotidianamente».

Il nuovo piano di emergenza comunale ha salutato, di fatti, qualche giorno fa, più precisamente nella giornata di sabato scorso, la città di Tagliacozzo come un reale poker d’assi di novità. Aggiornato l’ultima volta dopo la tragica esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio Paolelli, è stato riscoperto e riannodato ex novo dal Nucleo Operativo di volontari di Tagliacozzo, al fine di dargli una veste moderna, coraggiosa e armata a partire con ogni tipo di calamità. Lo hanno riproposto, praticamente, alla città d’arte marsicana, stravolto nella sua essenza, poiché nato dalle esigenze stesse dei cittadini.

«Quando c’è – ha specificato, durante la presentazione del Piano, il sottosegretario alla presidenza della Giunta della Regione Abruzzo Mario Mazzocca, ospite dell’incontro di sabato al Teatro Talìa – una trasformazione più o meno rilevante del territorio, è capace che la mano destra non sa cosa faccia la mano sinistra e viceversa, quindi prima di aggiungere problemi a quelli che già abbiamo, occorre rifletterci a mente lucida un attimo, bene e velocemente, con sulle spalle, ovviamente, l’aiuto di chi ne sa più di noi. In Abruzzo, ad esempio, è indispensabile che si conosca lo stato di salute dell’edilizia storica, poiché altrimenti – ha affermato il sottosegretario – non potremmo neanche immaginare di spendere un euro per qualcosa che non si sa, in anticipo, se sia riparabile, demolibile o intoccabile»

«Noi attueremo a breve un’operazione di riordino, – ha dichiarato Mazzocca ai presenti – del sistema di Protezione Civile regionale, intingendo questa grande realtà dalle tante braccia e dalle tante gambe nel fiume della trasformazione, senza tralasciare nemmeno il famoso tallone di Achille. La immergeremo nella volontà di mutare, facendo di necessità virtù e con le sole nostre forze, un sistema che deve necessariamente possedere una forma piramidale in termini di competenze e di responsabilità»A partire da adesso, quindi, verranno effettuati regolarmente dalla Protezione Civile di Tagliacozzo degli incontri con gruppi associativi, sportivi e cittadini della città mirati proprio a saggiare la conoscenza del nuovo Piano d’emergenza. Incontri fortunati, ovviamente: bagnati dal sole dell’informazione. L’impreparazione di fondo deve essere scalzata via dall’ascolto, dall’esperienza e dalla cultura della prevenzione a tutto tondo.

 

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