[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/10/DIFENSORECIVICO_thumb11.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/DIFENSORECIVICO.mp4[/KGVID] Un’autorità in Regione, posta in parallelo, però, e non sopraelevata e senza gradini in più, nei confronti di una popolazione da tutelare. Il salto nazionale, da difensore civico della Regione Abruzzo a coordinatore nazionale dei difensori civici della Penisola italiana, avvenuto nel mese di febbraio 2017, cosa ha comportato per la Regione dei Parchi? «Per me è stata una piccola soddisfazione, quella di prendere atto del fatto che una Regione come l’Abruzzo, che non è generalmente la Regione più grande d’Italia, si sia potuta conquistare un posto di qualche rilievo. Credo che possa essere un pregio anche e soprattutto per il Consiglio regionale dell’Abruzzo», afferma Fabrizio Di Carlo, attuale difensore civico regionale e coordinatore d’Italia di queste figure dall’anima e dalla struttura sensibili a 360 gradi.
Ma la cittadinanza abruzzese quanto è vicina alla figura del difensore civico? «Io credo abbastanza – risponde Di Carlo – nella relazione che ho pubblicato a primavera, dò atto, infatti, dell’aumento continuo degli indici che dimostrano un ricorso al difensore civico sempre crescente. Anche se, come sempre, si può fare di più, in termini di istituto. Ricordiamo, inoltre, che si tratta di un istituto al quale possono accedere tutti senza distinzioni ed in cui ci si addentra senza formalità e senza costi: il difensore civico può essere davvero utile per la collettività», dichiara alla nostra Redazione Fabrizio Di Carlo.