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VIDEO. Immigrazione e lavoro sommerso in Abruzzo, Iampieri e Sospiri: «Avevamo chiesto numeri reali, dopo 4 mesi il silenzio»

[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/09_03_17_Immigrazione_Iampieri_thumb94.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/09_03_17_Immigrazione_Iampieri.mp4[/KGVID] Serve più Regione e meno slogan. Serve più incisività e meno passività. Serve più bianco e nero e meno grigio, almeno stando ai pensieri ed alle opinioni concrete dei consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri ed Emilio Iampieri. Due i temi sviscerati che fanno le scarpe alla situazione instabile di oggi, nella quale pare non esserci più la verità e l’alter ego estremizzato della sicurezza sembra, invece, perdersi nel bicchiere d’acqua dell’ultima notizia di cronaca nera trattata nel giorno. Immigrazione, a volte, senza regolarità ed accoglienza, a volte, non trasparente. 

Il consigliere regionale Emilio Iampieri, presidente della Commissione speciale in Regione ‘Fenomeno Immigratorio e Lavoro Sommerso’, dal 2014 fino ad oggi, ha segnato ed appuntato, in conferenza stampa, le date di un lungo percorso che deve essere fatto di ancor più presenza massiccia sul territorio. Forza Italia, quindi, annota l’idea – oramai non più eludibile – di dar luogo ai ben noti centri di accoglienza pubblici, prendendo spunto da strutture lasciate abbandonate.

Esistono, invece, delle zone calde o, comunque, dei Comuni maggiormente interessati dal fenomeno immigratorio, magari legato anche a fatti di micro-criminalità? «I piccoli centri – avverte Lorenzo Sospiri, capogruppo FI in Consiglio regionale – vivono, ad oggi, delle situazioni paradossali; molto spesso, di fatti, il numero di profughi che arriva è pari a quello degli abitanti che rimane. La città di Montesilvano, ad esempio, – aggiunge – ha pagato sin troppo questo peso: esistono qui, di fatti, delle strutture dove, attualmente, convivono dalle 300 alle 500 persone assieme. Il Prefetto dovrebbe chiuderle, poiché la città di Montesilvano stessa ha aderito positivamente alla possibilità dell’apertura di uno spazio pubblico, perciò vi dovrebbe quanto prima applicare il principio di 2,5 migranti per ogni 1000 abitanti. Il Comune di Montesilvano, a conti fatti, ne può ospitare al massimo in 160: ve ne sono, quindi, almeno 400 in più che da qualche parte dovrebbero andare: io credo – afferma Sospiri – che debbano tornare nel loro paese di origine. Il Ministro degli Interni Minniti, inoltre, sta prendendo sempre più atto, dal canto suo, che c’è un problema che non è stato gestito bene fino ad ora, questo è il vero cambio di passo; l’unico passo che non cambia è quello della Giunta D’Alfonso che, invece, fa finta di non avere questo problema», conclude.

«La nostra proposta – avverte, inoltre, Emilio Iampieri, ascoltato dalla Redazione – è quella di realizzare un Hub regionale, perché, in fin dei conti, la Regione Abruzzo deve prendersi, per prima, lei stessa sulle sue spalle l’onere e la responsabilità di gestire attraverso il pubblico una delle problematiche più cogenti che le Regioni Italiane ad oggi hanno. Quella dei migranti e della sicurezza legata anche alla loro permanenza sul territorio è una questione molto importante: il pubblico deve necessariamente prendere atto di ciò. Il Ministero, di fatti, ha previsto dei nuovi bandi: questa è, assolutamente, una nota positiva da appuntare sull’agenda delle cose ben fatte», conferma.

 

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