[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/10_03_17_MONTICELLI_BIBLIOTECHE_thumb87.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/10_03_17_MONTICELLI_BIBLIOTECHE.mp4[/KGVID] Si palpa già nell’aria, all’orizzonte, questo grande vascello ipotizzato del Polo bibliotecario regionale, un unico tetto per tante case della cultura locali. Per ora, però, in realtà, se ne ascolta solo il rumore della sagoma.
Quattro sono le case della cultura provinciali, le ben note biblioteche, che cambieranno paternità. Dalla legge regionale 32 del 2015 al fenomeno imminente della Digitalizzazione. Dalla messa in rete dei progetti al piano di riordino. Dalla polemica accesa dall’Aib (Associazione italiana biblioteche) allo sviluppo di una nuova rotta univoca.
«Della biblioteca oramai ex provinciale Tommasi di L’Aquila – afferma il consigliere regionale Luciano Monticelli – colpisce soprattutto l’ubicazione. Credo che sia arrivato il tempo, oramai, dopo tanti anni, di farla tornare in centro: questa sarà – dice – una delle priorità che intenderò effettuare come amministrazione regionale, avendo un dialogo serrato dapprima con il sindaco attuale, e poi con i probabili candidati a sindaco, che di qui a qualche mese, si sfideranno per la poltrona della responsabilità comunale. Credo – continua – che ci sia bisogno che la Tommasi faccia parte dell’Aquila centro, anche perché è gravata da un affitto che noi, in qualità di Regione Abruzzo, da qualche mese cominciamo a pagare. Un affitto molto alto, per giunta: credo che i soldi si possano recuperare e immergere diversamente nella cultura anche in questo modo».