[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/27_3_17_Di_Pangrazio_DAlfonso_thumb34.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/27_3_17_Di_Pangrazio_DAlfonso.mp4[/KGVID] Un bagno di folla ed una pioggia di strette di mano. Ieri sera, circa 1500 persone, avezzanesi soprattutto, hanno assediato, nel senso buono del termine, a partire dalle ore 17 del pomeriggio, il Castello Orsini di Avezzano, meta per una notte di una politica che ha scelto di denudare sé stessa di fronte a tutti, di fronte alla città che ha amministrato.
Occhi, sguardi, smartphone e riflettori puntati, quindi, sulle cose fatte in città, in cinque anni di amministrazione trascorsi, dal lontano 2012, quando Giovanni Di Pangrazio, ora sindaco uscente, varcò per la prima volta nella sua vita le porte di Palazzo Città, con la fascia tricolore appuntata sul petto. Venne definito, allora, uomo nuovo, un uomo tecnico e il sindaco professore. Ora, dinanzi alla città, rende evidenti #lecosefatte: questo l’hashtag prescelto per la manifestazione serale.
Sul piatto della bilancia, i cammini intrapresi assieme alla Regione Abruzzo – presente a dare sostegno al sindaco, il Presidente della Giunta, D’Alfonso – le battaglie vinte (nuovo Ospedale dei Marsi, Scuole sicure, Cartiera Burgo, Microcredito) e le idee di un settore sociale che non sia elemosina, ma riscoperta e ritrovo della dignità nel lavoro. Parole di luce, inoltre, quelle del Governatore D’Alfonso, che hanno illuminato la strada fra le cose fatte ad Avezzano e fra le cose ancora da fare per Avezzano e per la Marsica. In prima fila, molti sindaci marsicani, ed anche il vicepresidente della Giunta d’Abruzzo, Giovanni Lolli.