[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/10/AvezzanoReggiaMarsicana_thumb66.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoReggiaMarsicana.mp4[/KGVID] C’è un filo sottilissimo che ci lega alle parole. Esse ci inquadrano e ci segmentano come tante lamelle. Eppure, ci danno anche in pasto ai posteri, rendendoci, prima di tutto e primi fra tutti, immortali. La Marsica raccontata a colpi di penna sincera, rocambolesca ed entusiasmante al tempo stesso da un celanese dal fiuto storiografico eccezionale, vissuto nel cuore del XVIII secolo.
Ieri, la ‘Reggia Marsicana’, opera mastodontica firmata da Pietro Antonio Corsignani, è rinata grazie alla copia anastatica voluta e fortemente sostenuta dalla Fondazione Carispaq.
Il volume venne dato alle stampe, per la prima volta, tre secoli fa, ma, oggi, a 300 anni di distanza, questa avventura libresca e libraria, capace di essere il principio e la fine di un mondo vivissimo, ha trovato una nuova destinazione culturale.
Esposto al Palazzo Torlonia, nell’ambito della stessa occasione, anche un rarissimo manoscritto risalente al 1710 e scoperto proprio dallo scrittore Sergio Iacoboni che, ieri, ha presenziato, assieme ad Erminio Cavalli, curatore effettivo della copia anastatica, a questo rinato senso di letteratura grande che rende grandi.