[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/06/08_06_17_DI_PANGRAZIO_LEGGE_UE_thumb173.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/08_06_17_DI_PANGRAZIO_LEGGE_UE.mp4[/KGVID] Le catastrofi naturali analizzate al microscopio della ricerca scientifica e teorica per permettere all’Europa di godere di una pratica omogenea, riflettuta e standardizzata per tutti. A luglio verrà presentato, ufficialmente, proprio nel Capoluogo dell’Abruzzo, da un pool di esperti professionisti del settore, oggi al lavoro, il primo step ed il frutto ultimo di questo studio interdisciplinare che scavalca confini teorici e pratici per il bene sommo della prevenzione nell’ambito delle catastrofi naturali. L’iter di analisi incominciato mira a far convergere spessore tecnico ed anima precauzionale in un testo normativo condiviso da ben 74 Regioni europee, con l’Abruzzo a fare da mattatore capofila.
La Regione tra mare e montagna delle emergenze affrontate, quindi, ed in parte ancora da affrontare, si vestirà di scudo ed elmo sicuri per condurre ad una meta ben precisa l’esercito specialistico del rischio combattuto con la coscienza a posto, formato anche da docenti degli atenei abruzzesi.
«Approvare un documento condiviso da 74 Regioni – avverte il presidente del Consiglio, dell’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio – diventa un fatto interessante proprio per la Commissione europea, che potrà, a questo punto, valutare, una volta portato a termine lo studi, se elaborare una raccomandazione valida per tutti gli Stati Membri, aderenti all’Ue, in base a questo nuovo dettato normativo. Un documento, quindi, in fase di stesura – continua – che sarà altamente scientifico sia dal punto di vista della ricerca analitica, sia dal punto di vista dell’aspetto giuridico, visto che è in fase di elaborazione da parte di gruppo di lavoro formato non solo da esperti della legislazione della Regione Abruzzo, ma anche da docenti dell’Università di Teramo che si occupano di diritto europeo».