[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/08/02_08_17_VICENDA_GAL_TERREAQUILANE_1_thumb587.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/02_08_17_VICENDA_GAL_TERREAQUILANE_1.mp4[/KGVID] Polveriera Gal Terre Aquilane, pronta ad esplodere in mille pezzi e mille scenari diversi. Si è aperto un vero e proprio caso, nelle ultime ore, pronto ad attivare fuochi d’artificio in campo politico e penale. Il socio Augusto Cicchinelli si è barricato dentro le stanze della sede marsicana del Gruppo di Azione Locale ed è pronto ad attuare lo sciopero della fame e l’interruzione dell’assunzione di medicinali indispensabili per la sua salute.
Stamattina, infatti, da egli stesso è stata presentata una denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Avezzano contro i nomi riportati nella foto di fianco, fra cui si notano quelli di noti esponenti politici di spicco del territorio marsicano ed abruzzese. 3 milioni e 600 mila euro il ‘bottino’ da spartire, a detta di Cicchinelli, risorse, queste, proventienti della vincita, da parte del Gal Terre Aquilane, del Bando Leader. «Esiste una cupola con trame illecite e con mire espansionistiche sui 3 milioni e 600 mila euro di fondi in arrivo grazie al Gal, una società privata oggi sotto attacco politico».
Nel mirino della questione, l’ultima assemblea dei soci Gal che ha rinnovato presidente e consiglio di amministrazione, un’assemblea giudicata «inesistente». Sul caso si è espresso il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, citato da Augusto Cicchinelli.
Sta di fatto che, ad oggi, non è stata firmata dal Gal Terre Aquilane la convenzione per i fondi del bando Leader a causa della situazione in essere, procrastinandone ‘sine data’ l’arrivo e quindi il loro utilizzo. «Nel nostro regolamento giuridico – afferma Tedeschi alla Redazione, ascoltato telefonicamente – la maggioranza dei soci decide, non decide la minoranza. E, quindi, Cicchinelli correttamente avrebbe dovuto rispettare quella volontà da parte dell’Assemblea. Poteva, forse, non accettarla sul piano della procedura e fare tutte le rimostranze al Tribunale, ma sicuramente non dar atto a ciò che ha fatto oggi pomeriggio. Io non c’entro nulla, non ho fatto nulla di decisorio. Da parte mia, ho semplicemente partecipato come consulente legale».