[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/12/ReferendumServizioNoemi_thumb24.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/ReferendumServizioNoemi.mp4[/KGVID] In Abruzzo oltre il 64% dei cittadini non ha confermato la Riforma Costituzionale Renzi-Boschi. Alta l’affluenza, come nel resto d’italia, che si attesta al 70%. L’Abruzzo è tra le 18 regioni italiane in cui ha prevalso il no al referendum costituzionale per cui si è votato ieri. Solo in Toscana, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige infatti sono stati i sì ad imporsi. Affluenza record in tutto il paese, dati confermati anche all’interno dei confini regionali il trend viene confermato. il 70% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne per esprimersi sulla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi.
Una legge che è piaciuta solo al 40,89% dei votanti, mentre il 59,11% ha scelto di bocciarla. E questa frattura netta emerge con più forza in Abruzzo dove più del 64% dei votanti ha messo la croce sul no. 255.022 favorevoli contro 461.167 contrari su un totale di 1 milione di elettori.
Le percentuali sono molto simili in tutte e 4 le province. Il primo a intervenire ieri sera, mentre i risultati lasciavano sempre meno spazio a dubbi, è stato il futuro candidato sindaco dell’Aquila del gruppo Noi con Salvini Luigi D’Eramo: «Con la vittoria del No abbiamo salvato l’Italia, con la vittoria del No a L’Aquila abbiamo salvato il futuro della città. La triade del PD aquilano esce sconfitta e a maggio li manderemo a casa. Ora avanti con le primarie! Tutti abbiano il coraggio di far scegliere il candidato sindaco ai cittadini. No agli inciuci, No ai giochi di potere, No alle vecchie logiche dei partiti».
Soddisfazione esprime anche FDI – AN, innanzitutto per l’affluenza alle urne e poi perchè «il 64% dei cittadini aquilani votanti ha scelto di preservare la carta costituzionale, mostrando – dicono Michele Malafoglia e Chiara Mancinelli, rispettivamente portavoce ed esponente del Circolo 99 di L’Aquila di Fratelli d’Italia / Alleanza Nazionale – estrema lungimiranza ma anche stanchezza e poca fiducia verso un panorama politico evidentemente inadeguato. Il fatto che la percentuale di vittoria del fronte del NO aquilano sia nettamente superiore a quella nazionale, inoltre, dovrebbe far riflettere la classe politica locale, a guida PD».
Il Sindaco del capoluogo abruzzese, che si era schierato per il sì in ritardo rispetto agli altri esponenti del Pd aquilano, ha affidato invece ai social network le sue considerazioni ponendo un grande punto interrogativo sul futuro, così come il capogruppo Pd Stefano Palumbo, preoccupato per L’Aquila ed in particolare per i 15 milioni da destinare al bilancio del Comune, per i lavoratori INPS-INAIL e la vertenza Intecs.