[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/07/04_07_17_SANTACROCE_CONSIGLIO_DI_STATO_thumb59.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/04_07_17_SANTACROCE_CONSIGLIO_DI_STATO.mp4[/KGVID] Riannodare le fila di un discorso, lungo o corto che sia, a volte, non fa bene solo ad una memoria che vuole ricordare, ma anche alle tante realtà dei fatti che richiedono sempre più maggiori spiegazioni ed approfondimenti precisi e puntuali,in modo da permettere alle altrettante realtà che aspettano impazienti sulla riva delle decisioni, di poter andare avanti. Questo è il caso degli oramai ex dipendenti della Santa Croce di Canistro.
La Norda effettuò il primo sopralluogo ufficiale in data 20 aprile 2017, proprio ai piedi della sorgente canistrara della Sant’Antonio Sponga. Il 22 maggio scorso, invece, si è svolto il primo step circa l’iter di costruzione della valutazione ambientale da presentare in Regione, che porterà il Gruppo lombardo a trasformare la concessione della sorgente da provvisoria a definitiva, valida per 30 anni.
«Sia in un caso, ossia nell’individuazione di un nuovo sito produttivo per lo stabilimento della Norda, che nell’altro, ossia in un ripensamento dell’imprenditore Colella circa la volontà di vendere il proprio sito, sicuramente il fattore dello stabilimento non sarà di ostacolo alla realizzazione dell’iter amministrativo per la concessione dell’aggiudicazione definitiva», afferma l’avvocato Salvatore Braghini, che segue il Comune di Canistro nella vicenda.