[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/11/CanistroSantaCroce_thumb382.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/CanistroSantaCroce.mp4[/KGVID] Qualche goccia di pioggia, uno stuolo di automobili, uno sciopero trascinato per 15 giorni, un sequestro amministrativo preventivo di acqua, deciso dalla Regione Abruzzo, pari a oltre 8 milioni di bottiglie. Gli animi delle persone non erano tersi ieri, al ricomincio della giornata lavorativa. Negli occhi, un fuoco misto tra accusa, difesa, rivendicazione e rivalsa. Sindacalisti sul posto, forze dell’ordine equipaggiate. 75 lavoratori in attesa per tre ore di riprendere a lavorare. Cancelli ancora chiusi. Le telecamere di InfoMediaNews sono state sul luogo del presidio. L’altro ieri, è saltato il tavolo di confronto in Provincia: si sarebbe dovuto discutere della mobilità dei 75 dipendenti dello stabilimento marsicano.
L’intervista ai sindacalisti, ai lavoratori e al primo cittadino Angelo Di Paolo sulla situazione attuale di crisi.
Un’esclusiva dichiarazione del patron della società Camillo Colella, azionista di maggioranza della Santa Croce, inoltre, riaccende il caso.
Afferma: «Spiazzati dalla revoca dello sciopero: lo stato di agitazione sarebbe dovuto finire a mezzanotte. Ci stiamo preparando, comunque, carte alla mano, per il tavolo del 18 novembre in Provincia sulla mobilità. Sono stati registrati danni giganteschi al marchio per quanto accaduto».