[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/11/02_11_1720AVV20BRAGHINI2020SANTA20CROCE20RINUNCIA20RICORSO_thumb37.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/02_11_17%20AVV%20BRAGHINI%20%20SANTA%20CROCE%20RINUNCIA%20RICORSO.mp4[/KGVID] Stoccata giudiziaria. Anzi no: Camillo Colella e i suoi legali rinunciano ad uno dei ricorsi presentati dinanzi al Tar dell’Aquila, quello che era, cioè, inizialmente previsto per l’8 di novembre prossimo, circa la procedura dell’ultima gara per la concessione dello sfruttamento del ‘tesoro’ sorgivo di Canistro.
«Ricordiamo – afferma il legale del Comune di Canistro di fronte alle nostre telecamere – che c’è stato l’annullamento del primo bando, in virtù del ricorso presentato dal Comune di Canistro. Davvero, quindi, non sussiste la possibilità di dare un affidamento provvisorio al Colella, come da lui richiesto recentemente, nelle more della definizione dell’iter che porterà la Norda Spa all’aggiudicazione definitiva della concessione. Mi si permetta, inoltre, – aggiunge l’avvocato Braghini – di sottolineare un paradosso e una contraddizione molto gravi in merito alla questione sollevata poc’anzi: ci sono, lo ricordo anche ai telespettatori, molti fascicoli che pendono ancora di fronte al giudice del lavoro di Avezzano; i lavoratori, cioè, reclamano delle spettanze, il TFR e addirittura quote del fondo pensionistico complementare. Non si comprende come si possa tornare ad imbottigliare e a riassumere questi lavoratori non pagati».
Ma la valutazione di impatto ambientale che fine ha fatto? Intanto ci si incammina verso il procedimento semplificato unico.