[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/06/01_06_17_SOPRALLUOGO_REGIONE__SANTA_CROCE_thumb245.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/01_06_17_SOPRALLUOGO_REGIONE__SANTA_CROCE.mp4[/KGVID] C’è voluta un po’ di fatica, quella che compete, solitamente, alle giornate più difficili e piene di imprevisti, per riuscire a portare a casa e a termine il risultato preannunciato e sperato.
Vietato l’accesso: un cartello, questo, posto dinanzi al cancello chiuso, a doppia mandata, ieri mattina, dello Stabilimento d’imbottigliamento dell’acqua Santa Croce di Canistro, ora scatola senz’anima. Un cartello che ha stonato e cozzato non poco con gli altri riquadri appesi al di fuori del “portone” principale serrato, esposti dagli stessi dipendenti dell’imprenditore molisano Camillo Colella, oramai ex patron della sorgente della Sponga.
Ieri mattina, la Regione Abruzzo, capitanata, in questa occasione, dalla dirigente Iris Flacco, non ha mancato l’appuntamento con il sopralluogo preannunciato giorni fa per verificare l’effettiva consistenza delle bottiglie sequestrate dal potere regionale del mese di novembre scorso. Il sopralluogo è terminato alle ore 12 e 30 di ieri esatte. La verifica da parte della Regione Abruzzo ha evidenziato che una quantità di acqua c’è, effettivamente, nello Stabilimento, e che è anche utilizzabile. Si è potuta, però, visionare solo un’area della struttura, quindi dar luogo ad una verifica solo parziale, in quanto, l’altra ala figurava come transennata e quindi sbarrata all’ingresso. Durante il sopralluogo, sono state scattate delle foto e portate a termine delle rilevazioni: a giorni si saprà la misura esatta, infatti, dell’acqua contenuta nel luogo del lavoro, della protesta ed, ora, del silenzio bordato di affanno e rivalsa.