[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/01/AvezzanoEpifania_thumb163.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AvezzanoEpifania_.mp4[/KGVID] Un televisore in ogni stanza da letto per permettere ai bimbi affetti da malattia di poter gioire di un sorriso in più e di una distrazione divertente e familiare.
Amore, affetto, calore e passione, ma anche televisori, giocattoli, colori, sapori e suoni di casa e di città.
Di cosa potrebbero aver bisogno i bambini di oggi, ‘cittadini’ modello, per il momento, delle stanze da letto del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Civile di Avezzano? L’Amministrazione Comunale della città, in sinergia con varie associazioni del territorio, con la Polizia Urbana, la Protezione Civile e con i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Avezzano, ha consegnato, in una cerimonia pubblica, i doni della Befana ai piccoli pazienti dell’Ospedale. La U.O.C di Pediatria e Neonatologia, scenario della ricezione dei doni, è diretta dalla dottoressa Antonella Gualtieri.
Proprio lei afferma ai nostri microfoni: «Ringrazio, in primis, il Comune di Avezzano perché ha donato un televisore da posizionare in ogni stanza del Reparto, in cui vi sono dei bambini allettati, anche con flebo. In questo modo, i nostri piccoli pazienti potranno trovare, in questo escamotage, un lucido passatempo; potranno, cioè, guardare qualche film o anche dei cartoni animati durante la loro permanenza qui. Inoltre, questo sistema televisivo servirà anche a veicolare delle notizie in maniera interattiva all’interno del Reparto stesso. E’ importante, quindi, la sinergia di azione fra le varie forze del territorio, per permettere ai bambini di tutta la Marsica di poter godere di uno stato di benessere costante e duraturo».
Lo stato di benessere si conquista giorno dopo giorno, avendo alle spalle delle ali larghe e protettive, come quelle di una città che testimonia di voler bene al territorio in cui è stata edificata, grazie alle voci dei suoi volontari, dei suoi custodi, dei suoi difensori e delle sue mille e più generazioni.