[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/10/25_10_17_AIELLI20CADUTO_thumb30.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/25_10_17_AIELLI%20CADUTO.mp4[/KGVID] Il tempo che toglie e che restituisce. Oggi, ad Aielli, la pagina finale di 72 anni, o forse più, di storia. Protagonista, suo malgrado, Mario Marco Angeloni, che nel 1941, quando era solo un comune ragazzo aiellese, fu chiamato al fronte e, da allora, non ha più fatto ritorno a casa, fino ad oggi, quando la comunità, tra gioia e commozione, ha riaccolto le sue spoglie.
Partito per il secondo conflitto mondiale, il soldato Angeloni fu catturato e deportato in un campo di concentramento tedesco nel 1943, dove, due anni dopo, morì. Nulla si sapeva però della sorte a cui era andato incontro, l’etichetta del disperso aveva archiviato il caso.
Fino al 2013, quando il sindaco di Aielli sul sito internet ‘dimenticatidistato.it’, scoprì un database con i nomi di 19mila soldati italiani, dati erroneamente per dispersi.