[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2016/12/CanistroAssembleaSantaCroce_thumb60.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/CanistroAssembleaSantaCroce.mp4[/KGVID] La Saga della Santa Croce di Canistro pare non arrestare la sua furia e la sua corsa verso la meta agognata della stabilità. Gli operai dell’Azienda di Canistro, questo pomeriggio, assieme alle sigle sindacali si sono dati appuntamento in un’assemblea generale per decidere il prossimo da farsi. Oggi, la Regione Abruzzo ha mosso un’altra pedina sulla scacchiera di questa delicata questione, appesa fra i chiodi fissi della dignità, del lavoro e del territorio. All’ordine del giorno: la prossima strategia da seguire, a fronte dei mancati pagamenti, non versati nei confronti delle tasche dei dipendenti. Si è parlato, nell’incontro, anche del futuro bando.
«Oggi non credo che decideremo di andare in sciopero, perché, andando in sciopero, ci rimetterebbero solamente gli stessi lavoratori. – afferma Franco Pescara (Fai-Cisl) – Ieri abbiamo chiesto alla Regione di assumersi la responsabilità di dire se quell’acqua che ancora c’è, Colella può imbottigliarla oppure no. Dalle ultime notizie ricevute del sequestro dei due silos, capiamo bene che l’imprenditore non può farlo, perciò non riteniamo opportuno aggravare ulteriormente sui lavoratori questo peso». Parole roventi e situazioni stagnanti.