I vini abruzzesi hanno visto un calo di produzione dell’11% rispetto al 2018. Complessivamente in Abruzzo la produzione dovrebbe raggiungere circa i 3 milioni di ettolitri, a fronte dei 3 milioni e 423mila del 2018. Di questi, la maggior parte vengono prodotti nella provincia di Chieti. Se per i bianchi già in raccolta la situazione è ormai definita, si aspetta ancora qualche giorno per tracciare il quadro dei rossi.
A bilanciare la quantità ci pensa la qualità, come sostiene il presidente provinciale Nicola Sichetti, che traccia un quadro completo della situazione e aggiunge: «Quantitativamente si rileva un calo rispetto al 2018, ma lo scorso anno è stata un’annata straordinaria con una produzione oltre misura, ora si potrà lavorare sulla qualità. Determinanti saranno le condizioni meteo dei prossimi giorni ma è evidente che il cambiamento climatico degli ultimi anni, con scarse escursioni termiche tra giorno e notte, ha messo a dura prova i nostri vigneti».
La maturazione è ritardata di 10/15 giorni, per quanto riguarda le varietà precoci (Pecorino, Pinot grigio e Chardonnay) si è registrato un calo del 20% di produzione, calo del 15-20% anche per i vitigni più noti, Trebbiano e Montepulciano.
L’Abruzzo ha visto chiudere il 2018 con un +6,4% di esportazioni all’estero con buoni risultati anche in Italia.
Sichetti: «Quest’anno organizzeremo un evento a Villa Medici in cui interverranno esperti del settore per approfondire le tematiche del genoma e della coltivazione biologica della vite».
Vini abruzzesi, calo di produzione dell’11% rispetto al 2018
A bilanciare la quantità ci pensa la qualità