“Siamo consapevoli di quale situazione stia mettendo in profonda difficoltà la nostra nazione. Una nuova battaglia, senza precedenti ci “chiama alle armi” che, però, sono fatte di idee e proposte concrete da attivare nell’immediato per superare questo momento”. A parlare è Antonio Pensa, portavoce di L’Aquila Futura e membro del CDA di Adsu L’Aquila.
“Il decreto salva italia e sue modifiche potrebbe essere un’ottima soluzione su cui basare la strategia vincente. Di necessaria importanza è evitare che si creino zone d’ombra che potrebbero aumentare le difficoltà piuttosto che risolverle e quindi, è fondamentale, accogliere le proposte fatte da chi opera nei vari settori quotidianamente. Per quanto concerne l’istruzione ed in risposta alle dichiarazioni fatte dal ministro Azzolina, dobbiamo dire che alcuni passaggio non sono chiari. Dal nostro punto di vista bisogna normare la didattica a distanza (DAD) in modo che non crei disparità come per le zone periferiche del paese in cui la connessione non garantisce una perfetta trasmissione dei dati e quindi del servizio o gli studenti diversamente abili che necessitano di attenzioni diverse come tutor ed attività ad hoc per le loro situazioni”.
“Inoltre, proponiamo, – continua Pensa – che venga garantito il servizio anche agli studenti che vivono al di fuori del nostro paese, garantire un fondo straordinario per la didattica a distanza, ridurre le tasse del 20 % (ed oltre) e stanziare un contributo alle famiglie degli studenti fuori sede per affrontare le spese necessarie per la dad; non dimentichiamoci del personale ATA che continua a lavorare per mantenere stabile il servio in condizioni pressoché precarie”, aggiunge.
“In conclusione ricordiamo i migliaia di professori precari che vantano già diversi anni di servizio, ai quali lo stato ha già riconosciuto competenze e dato fiducia, che potrebbero essere stabilizzati con un corso di formazione a distanza. Il tutto dovrebbe essere attivato nel minor tempo possibile, in quanto l’istruzione è la colonna portante del nostro paese e oltre ai gravi danni economici, sociali e sanitari non possiamo permetterci che venga meno: il futuro è nelle mani degli studenti e noi abbiamo l’obbligo di garantire tutto il necessario per farli diventare ciò di cui il nostro paese necessita”.