La cabina di regia ha analizzato e portato alla luce i nuovi dati relativi al Covid-19, per il periodo dal 21 al 27 dicembre. I dati evidenziano, così come specificato anche dal sito del Ministero della Salute, ìun segnale di controtendenza nell’indice di trasmissione segnalato nelle due precedenti settimane nell’intero Paese.
Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi e la comparsa di varianti virali.
L’epidemia in Italia si mantiene, però, ancora grave, a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali. Il Veneto, la Liguria e la Calabria hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2.
Altre tre regioni, ossia la Basilicata, la Lombardia e la Puglia, lo superano nel valore medio, mentre altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche).
Questo, insieme alla elevata incidenza che ancora si registra in quasi tutto il territorio, desta particolare preoccupazione. Per gli esperti, bisogna continuare ad applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche oltre le scadenze attuali, come descritto nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale”.
Complessivamente, l’incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese.
Il valore è ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.