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Virus e ambiente: da Marsilio arriva l’ok per gli orti fuori dal Comune

L’ordinanza del Presidente della Regione Abruzzo reca alcune precisazioni sugli orti: sì ai lavori anche fuori dal proprio Comune, per un massimo di due componenti del medesimo nucleo familiare. Manutenzione e potatura anche per hobbysti.

Virus e ambiente: da Marsilio arriva l’ok per gli orti fuori dal Comune

L’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, relativa alle “Nuove misure recanti misure ambientali e demaniali”, prevede la “prevenzione di danni all’incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale”.

L’ordinanza numero 37, a firma congiunta del presidente Marsilio e del vice presidente Imprudente, prevede:

– la “prevenzione di danni all’incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale”: rientrano, pertanto, nell’ambito di applicazione dell’ordinanza, a titolo esemplificativo, gli interventi di potatura, spalcatura, taglio rami pericolosi o che ostruiscono la visibilità o la viabilità stradale, abbattimento piante malate o morte o pericolose per l’incolumità pubblica nonché l’attività di pulizia degli argini dalla vegetazione spontanea che impedisce il corretto drenaggio delle acque;

– la “manutenzione” di orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, in relazione agli interventi colturali normalmente svolti nella stagionalità in atto e dunque “urgenti” per il periodo temporale di riferimento.

In questo ambito dunque i cittadini abruzzesi vengono autorizzati a interventi di potatura, spalcatura, taglio di rami pericolosi o che ostruiscono la visibilità o la viabilità stradale. È possibile abbattere piante malate o morte o pericolose per l’incolumità pubblica nonché l’attività di pulizia degli argini dalla vegetazione spontanea che impedisce il corretto drenaggio delle acque.

Per quanto riguarda la “manutenzione” di orti, vigneti ed ortofrutticole in genere, l’ordinanza parla di interventi colturali normalmente svolti nella stagionalità in atto e dunque “urgenti” per il periodo temporale di riferimento.

Tra le urgenze è ammesso coltivare l’orto per il sostentamento familiare da parte di agricoltori non professionali.

Per questo tipo di interventi è consentito lo spostamento solo all’interno del territorio regionale, quindi anche tra Comuni diversi, da un massimo di due componenti del medesimo nucleo familiare e limitatamente ad una sola volta al giorno, con rientro nella medesima giornata nel posto da cui è partiti; deve essere inoltre sempre garantito l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Rimangono le restrizioni previste dal legislatore nazionale relativamente alle “seconde case”, come ha ribadito in una nota il vice presidente di Giunta con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente.

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