Nella mattinata del 22 dicembre scorso, una delegazione sindacale della FP CGIL
ha effettuato una visita sui luoghi di lavoro, pressa la Casa Lavoro di Vasto, al fine di verificare le condizioni logistiche ed organizzative in cui opera il personale di Polizia Penitenziaria.
“Continua a persistere una preoccupante carenza organica di poliziotti penitenziari (a fronte di una previsione di 99 unità, ne sono amministrati solo 72 e non bisogna tralasciare le prossime quiescenze). Tale condizione, ormai al capolinea degli indiscutibili sforzi quotidiani affinché vengano garantiti i servizi istituzionali ed i diritti costituzionali, sta mettendo seriamente in discussione l’organizzazione del lavoro e dei sevizi, nonché l’esposizione inevitabile di lavoratrici e lavoratori a fattori di rischio, anche in considerazione di un’interessante presenza di detenuti con problematiche psichiatriche – denunciano i sindacalisti – Inoltre, l’Istituto penitenziario vastese necessita di improcrastinabili interventi strutturali, specie nell’area sanitaria dove sussistono delle precarietà compromettenti per l’incolumità collettiva, in barba alle normative
vigenti, che vanno immediatamente adeguate e messe in sicurezza (tipo le abbondanti infiltrazioni idriche)”.
“Apprezziamo le sensibili e scrupolose attività preventive poste in essere dalla Direzione dell’Istituto, di concerto con le varie figure competenti, rispetto all’emergenza epidemiologica, con l’auspicio di un’ indispensabile e sana riflessione istituzionale/politica volta ad intraprendere autorevoli iniziative di miglioramento, a tutela di tutta la collettività penitenziaria. – concludono – Il nostro incondizionato plauso a tutte le lavoratrici e lavoratori ( Funzioni Centrali e Polizia Penitenziaria) per la silenziosa e zelante professionalità”.