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Volti nuovi e revival: il toto-Giunta Di Pangrazio

Le voci si rincorrono in questi giorni frenetici, tra botta e risposta e riunioni carbonare, il sindaco dovrà sciogliere a breve il nodo sull'esecutivo

Di Pangrazio

Tra scontri, botta e risposta, riunioni carbonare e mal di pancia in seno alla stessa maggioranza, già a pochi giorni dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Di Pangrazio, sembra ancora lontana la quadra per la nuova Giunta comunale di Avezzano.

Al momento non ci sono nomi ufficiali, ma tra i corridoi di Palazzo di Città già iniziano ad emergere i primi nomi che potrebbero andare a comporre l’esecutivo cittadino.

Stando ai rumors, la Presidenza del Consiglio comunale potrebbe essere ricoperta dall’avvocato Fabrizio Ridolfi, già assessore.

Sembra quindi sfumare definitivamente il nome dell’avvocato Mario Babbo, ex candidato sindaco arrivato terzo nella competizione elettorale.

L’ex candidato non sarebbe riuscito, da quanto appreso, a trovare la quadra per un apparentamento tecnico con Di Pangrazio: Il prezzo da pagare per il nuovo sindaco, infatti, sarebbe stato troppo alto, dovendo rinunciare a qualche scranno in favore dei consiglieri della coalizione Babbo.

L’ex candidato è stato poi protagonista di una spaccatura interna alla sua stessa coalizione, aperta con il passo in avanti dei componenti della lista Generazione+ che hanno dichiarato, sin dalle prime battute del secondo turno, di voler appoggiare il primo cittadino.

Ieri, in un’intervista a Info Media News, Di Pangrazio ha lasciato comunque la porta aperta a Babbo, dichiarando che può ancora scegliere il nome di un assessore donna tra le candidate della sua coalizione.

E qui uno dei nodi più intricati ancora da sciogliere.

Le voci che si rincorrono in questi giorni convulsi parlano infatti di Lorenza Panei, donna forte del Pd, ma sul suo nome non ci sarebbe il beneplacito della maggioranza, di impronta civica, che sta cercando di tenere fuori i partiti “strutturati”.

Il Pd, poi, nei giorni scorsi è stato al centro di diverse polemiche.

In molti, infatti, non hanno gradito “gli annunci trionfalistici” seguiti alla vittoria di Gianni Di Pangrazio, tra l’altro duramente attaccato in passato dagli stessi Dem, colpevoli quindi, secondo molti dei componenti della stessa maggioranza, di essere saliti sul carro del vincitore alla prima occasione.

Passando in rassegna gli altri nomi che circolano negli ambienti politici avezzanesi, che andrebbero quindi a comporre la Giunta, in pole position c’è l’ex presidente del Consiglio Domenico Di Berardino che andrebbe a ricoprire il ruolo di vicesindaco.

Tra gli altri ci sono Chiantini Alfredo, eletto con la lista Avezzano Città Territorio, che entrando in Giunta lascerebbe il posto in Consiglio a Cipollone Emilio, primo dei non eletti della lista con 195 preferenze, Balsorio Concetta (Avezzano Al Centro), Silvana Salvi (Avezzano Città Territorio) e Loreta Ruscio (Io Per Avezzano), che andrebbero a garantire le quote di genere nell’esecutivo.

C’è poi Pierluigi Di Stefano, il più corteggiato dalla nuova amministrazione, che con 269 voti è stato il più votato della lista Generazione+ dell’ex coalizione Babbo; ma in lizza – provenienti dalla stessa lista – ci sarebbero anche Angelo Riccitelli e Roberto Cotturone e l’avvocato Antonio Milo, stimato legale del foro di Avezzano, al quale potrebbe essere affidata la delega al Bilancio, e l’ex candidato sindaco Antonio Del Boccio, ex Fratelli d’Italia, ufficiale della Polizia provinciale, che potrebbe diventare il nuovo assessore alla Sicurezza.

I rumors, poi, parlano anche di un “ritorno di fiamma”: tra i nomi dei possibili assessori, infatti, spunta anche Luca Angelini, già assessore di Di Pangrazio.

In questo vortice di nomi, voci e rumors, e in un clima di tensione all’interno delle varie coalizioni, l’unico dato certo è che il fatto di avere una maggioranza bulgara in qualche modo si sta ritorcendo contro lo stesso primo cittadino, che difficilmente potrà mettere tutti d’accordo.

La scelta degli assessori non sarà facile per il nuovo sindaco, soprattutto se i gruppi di maggioranza non saranno d’accordo.

Il quadro che potrebbe delinearsi, tra qualche mese, è che i componenti dell’esecutivo, non appoggiati da alcun gruppo consiliare, possano saltare con facilità, dando vita a un loop fatto di rimpasti e azzeramenti di Giunta.

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