«La solidarietà è urgente, in questo caso, soprattutto, forse più che in altri. E allora, prima di scendere in vasca, prima di affrontare le loro gare, i ragazzi e le ragazze del nuoto – da Genova ad Avezzano, da Riccione a Torino – hanno deciso di disegnarsi a vicenda una grande ‘M’ sul braccio. La ‘M’ di Manuel, un giovane come loro, con tutti i sogni, i progetti e le sfide in cui la dedizione per una attività sportiva porta a credere. Tutti gli atleti del Centro Italia Nuoto Di Avezzano, del palasport di Celano e della Piscina comunale di Rieti con una ‘M’ maiuscola sul braccio affinché se ne parli, affinché non si smetta mai di parlarne, affinché la gravità e l’ingiustizia di quello che ha dovuto subire Manuel Bortuzzo – il 19enne che ha perso l’uso delle gambe dopo l’agguato di Axa – possa magari non ripetersi mai più», riferisce in una nota il Centro Italia Nuoto di Avezzano.
«Un gesto simbolico e di grande vicinanza che, in questo weekend di sport, ha unito da nord a sud Italia tutti i ragazzi del mondo del nuoto. E così, in ordine ai blocchi di partenza, si sono viste le ‘M’ sulle braccia degli atleti schierati prima del fischio di inizio gara. Succede a Pescara con gli esordienti del coach Riccardo e Luigia, a Frosinone con la pallanuoto del team Cotini e, anche, alla piscina comunale di Avezzano con Paolo Mario e Daniele dove piccoli e grandi atleti hanno partecipato alla prima data del XIX trofeo Fabio Gori».
«Giovani nuotatori dai 6 ai 18 anni che, insieme alla categoria Master, si sono uniti per «testimoniare solidarietà e dare un messaggio di forza e coraggio a un ragazzo vittima di un’aggressione vigliacca», come ha detto Claudio Butera, responsabile del settore nuoto Us Acli di Roma. A ogni bracciata, la ‘M’ riaffiorava per riaffondare energicamente in acqua. Un po’ come se Manuel fosse stato in tutte le piscine che hanno ospitato le gare del weekend. Grazie ai ragazzi, forza Manuel!».
Fonte e foto di: Centro Italia Nuoto Avezzano