E’ accaduto ieri sera, lunedì 12 dicembre. In prima visione, sul Canale Televisivo DMAX, 52 del digitale terrestre, il Comune di Cocullo è stato protagonista di una delle puntate del celebre programma spagnolo ‘Wild Frank’. Il famoso naturalista di nome Frank, infatti, specialista in rettili ed anfibi, ha fatto visita al paese marsicano, incuriosito da una misteriosa festa religiosa e profana assieme, tipica della zona. In Abruzzo, questo mistero sembra, però, non avere riscontro, in quanto, la loro così definita ‘indecifrabile celebrazione’, rappresenta, invece, per gli abruzzesi, la comune e conosciutissima ‘Festa dei Serpari’.
Il programma ‘Wild Frank’, basato prevalentemente sulla scoperta di esemplari e di specie presenti nel mondo della flora e della fauna del Pianeta Terra, e trasmesso in più di 60 paesi, è stato, così, attirato dal marsicanissimo Comune di Cocullo. La puntata andata in onda ieri sera ha mostrato, infatti, le immagini del paese ed ha reso noti, a quasi tutto il mondo, i segreti che si celano dietro la cattura dei serpenti locali, vere e proprie attrazioni della festa che cade, annualmente, ogni primo giorno di maggio.
Sono stati intervistati dal conduttore i Serpari del paese, abitanti addetti alla caccia dei serpenti, i quali, hanno mostrato tutte le loro conoscenze relative a questa sentita tradizione. La Festa dei Serpari, inoltre, celebrata in onore di San Domenico abate è nata nel 2012 e continua ancora oggi. Durante le riprese della puntata si è dato largo spazio alla descrizione del momento della cattura dei serpenti. Ma anche il paesaggio abruzzese, con le sue magnifiche montagne, è stato a lungo ripreso dalle telecamere ed è riuscito, nella sua semplicità, a fare la sua splendida figura.
Sotto i riflettori esteri, dunque, anche i più piccoli paesi d’Abruzzo hanno saputo dare il loro contributo, al fine di promuovere ed elogiare, accanto alla pizza e agli spaghetti, anche le bellezze naturalistiche dello Stivale italiano. D’altronde il rito dei Serpari è nella lista dei candidati per ricevere la qualifica del patrimonio immateriale dell’umanità.