Incontro operativo, questa mattina al Comune di Avezzano, tra Amministrazione Comunale, Arap e Provincia dell’Aquila.
Al centro dei lavori la necessità di aggiornare il Piano regolatore territoriale della zona industriale per alleggerire il peso della burocrazia e favorire nuovi insediamenti.
Obiettivo comune tra gli enti, per il quale però sono necessari approfondimenti tecnici per arrivare a norme nuove, condivise e al passo con le nuove esigenze.
Alla riunione erano presenti i tecnici di Arap, l’assessore Loreta Ruscio, il consigliere Antonio Del Boccio e l’architetto Mauro Mariani iper l’amministrazione comunale, e per la Provincia dell’Aquila i consiglieri Roberto Giovagnorio e Gianluca Alfonsi accompagnati dai tecnici D’amico, Cataldi e Ragone.
Se nel passato, riguardo alla ridefinizione delle norme tecniche di attuazione, il dibattito era incentrato sulla volontà o meno di aprire al commercio, questa volta il tema al centro del confronto è stata l’apertura all’agroindustriale. L’Amministrazione Di Pangrazio, in coerenza con il programma di mandato, ha chiesto di ridefinire le aree finalizzate a questo tipo di insediamenti, argomento su cui anche i rappresentanti provinciali sono stati d’accordo (è bene ricordare che l’attività di pianificazione a riguardo spetta proprio alla Provincia e passa al vaglio del Consiglio).
D’altra parte, quanto al commercio, sui nuclei di Sulmona e L’Aquila, per evitare concentrazioni in zona industriale, si è posto il limite ad un esercizio di vicinato per lotto, soluzione che potrebbe essere adottata anche in zona.
“L’agroalimentare è un’opportunità ed è necessario creare le condizioni per essere più attrattivi. Ognuno deve fare la sua parte lavorando in sinergia. Il comune – questa è la posizione espressa dall’assessore Ruscio e dal consigliere Del Boccio- preme anche per una defiscalizzazione dei nuovi insediamenti e per eliminare alcuni casi di doppia tassazione Tari, che gravano sulle attività e vanno evidentemente rivisti”.
Tutti argomenti che saranno presto ripresi anche in sede politica per arrivare a modifiche condivise, in tempi brevi.