“Diventa cantiere la nuova sede del polo tecnico dell’Istituto zooprofilattico Caporale di Teramo, grazie ai milioni di fondi Masterplan stanziati dalla giunta regionale di centrosinistra. Parliamo di interventi attesi da 20 anni, che restituiscono allo Zooprofilattico dignità e futuro, nonché respiro europeo possibili grazie ai 25 milioni di fondi Masterplan, stanziati nella precedente consiliatura all’IZS nell’ambito dell’asse di intervento “Sviluppo economico e produttivo” per la promozione dell’innovazione e della ricerca, attraverso la realizzazione di centri di eccellenza e di innovazione”, così il capogruppo Pd in Consiglio Regionale, Silvio Paolucci.
“In termini di risorse parliamo di circa 17 milioni investiti sulla nuova sede e 10 sulla vecchia – illustra Paolucci – fondi Masterplan definiti più volte “inesistenti” dal centrodestra, le stesse forze politiche che oggi hanno posto la prima pietra dell’opera. Un passo che apre un nuovo capitolo nel futuro di questo importante istituto, che a 81 anni dalla fondazione sta vivendo un presente travagliatissimo. Infatti, mentre durante la cerimonia di oggi vengono coniugati al futuro il grande potenziale che l’Izs detiene in termini di studio e ricerca e il valore del supporto dato all’emergenza sanitaria in corso (ricordiamo che è lì che si elaborano i tamponi sin dalla prima ondata della pandemia), la maggioranza al governo della Regione espone l’Ente al commissariamento, per un triste braccio di ferro inerente la governance dell’istituto e per via dell’illegittimità della nomina del nuovo vertice. Una diatriba talmente attuale, che nell’ultimo Consiglio regionale la maggioranza non si è espressa a riguardo, rivelando contraddizioni e spaccature che emergono puntuali, ogni volta che c’è di mezzo una poltrona e ogni volta che la nomenclatura politica ha la meglio sulla competenza professionale, in questo caso indispensabile all’IZS per affrontare i suoi delicati compiti statutari.
La nuova sede che avevamo pensato come esecutivo di centrosinistra, invece, si basa proprio su queste e disegna per questo organismo un futuro di avanguardia, con laboratori di ultima generazione e una struttura avveniristica, peraltro pienamente sostenibile e connaturata al contesto in cui sorgerà. Opera che ci auguriamo di veder sorgere senza ritardi, al fine di dare alla nostra ricerca in ambito biologico e sanitario, un nuovo e avveniristico polo di riferimento, con la speranza che non siano le beghe politiche a rallentarne lo sviluppo”.