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Via Verde, ecologisti attaccano Menna

Il Forum Civico Ecologista punta l'indice contro il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna,

Il Forum Civico Ecologista punta l’indice contro il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, accusandolo di contraddirsi per l’atto di indirizzo dello scorso 25 maggio che stabilisce le modalità di concessione ai privati delle aree di risulta della Via Verde della costa teatina.

E di “svendere” il territorio ai privati.

Il Forum ricorda quando proprio Menna, nel dicembre 2020, aveva espresso soddisfazione per l’invito che la Regione aveva rivolto alla Provincia di Chieti a sospendere ogni attività prodromica alla redazione del Regolamento di gestione, che fu sospeso, della Via Verde Costa dei Trabocchi.

“Con quel regolamento – ricorda il movimento ecologista – la Provincia voleva dare in concessione ai privati le aree di risulta dell’ex tracciato ferroviario, ma grazie al lavoro di decine tra associazioni ambientaliste, coordinamenti territoriali e lungimiranti imprenditori locali, quel regolamento è stato bloccato”. Quanto all’atto di indirizzo approvato il 25 maggio scorso dalla Provincia “nessuna delusione, attenzione, perché nessuno si era illuso di nulla – dicono dal Forum – stavamo solo aspettando quando Francesco Menna avrebbe smesso di fingere sulle questioni ambientali e avrebbe svestito i panni dell’ambientalista e strenuo difensore del territorio e del paesaggio. Nei fatti quell’atto di indirizzo ha lo stesso scopo del regolamento bloccato un anno e mezzo addietro, ma anticipa i tempi nell’attesa, guarda un po’, del regolamento di gestione. Da parte nostra – concludono dal Forum Civico Ecologista – nessun passo indietro: la Via Verde della costa teatina deve mantenere la sua vocazione naturalistica così come sancito dalla Legge regionale . n. 38/96 e dalla Legge Regionale n. 5/2007 che istituisce il Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina e sottopone tutto il tracciato alle stesse norme proprie delle Riserve Naturali.

Bisogna andare nella direzione di un turismo sostenibile, destagionalizzato e diffuso, basato sulle ricchezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali, non trasformare la via verde in un lungo baraccone che non ha nulla a che vedere con il nostro territorio”.

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