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245 milioni per Consorzi di Bonifica, “Perché manca l’Abruzzo?”

Assenza della Regione Abruzzo dall’elenco degli interventi a favore dei Consorzi di bonifica per la migliore gestione delle risorse idriche. Il vice della Giunta vuole vederci chiaro: "Abbiamo inviato formale richiesta di accertamento delle procedure di selezione inerenti l’Abruzzo. Al nostro arrivo in Regione non c'era la benché minima programmazione progettuale, noi abbiamo dedicato energie e attenzione".

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“Ho provveduto a sentire il Ministro delle politiche agricole Patuanelli ed i massimi vertici del dicastero per avere spiegazioni in merito all’assenza della Regione Abruzzo dall’elenco degli interventi a favore dei Consorzi di bonifica per la migliore gestione delle risorse idriche – dichiara il vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente ed abbiamo inviato formale richiesta di accertamento delle procedure di selezione inerenti l’Abruzzo”.

“Così come previsto, infatti, nell’ambito della strategia degli interventi programmati all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano in materia di politiche dell’acqua per l’agricoltura, il sistema regionale dei Consorzi di bonifica ha provveduto a selezionare ed inserire i progetti nell’apposita piattaforma, cui è seguito l’esame di procedibilità della Regione”, spiega Imprudente.

In particolare, sono presenti sulla piattaforma interventi per 245 milioni di euro, con vari livelli di progettazione a valere sulla fonte di finanziamento PNRR.

La selezione ed il caricamento dei progetti hanno avuto luogo come previsto dalle procedure entro il 25 settembre 2021.

“Agli investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, infatti, abbiamo dedicato, in collaborazione con ANBI, molta attenzione, nonostante al nostro arrivo in Regione non vi fosse la benché minima programmazione progettuale, al fine di realizzare interventi diffusi sul territorio per l’uso efficiente e sostenibile dell’acqua in agricoltura, finalizzati ad aumentare la resilienza dell’agrosistema irriguo agli eventi climatici estremi, con particolare riferimento agli eventi siccitosi”.

Auspico un solerte riesame da parte del ministero per la situazione venutasi a creare, nella certezza di aver compiuto ogni step previsto dalla strategia prevista”, conclude Imprudente.

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