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Pietrucci: “Didattica mista per alleggerire presenze”

Il consigliere regionale commenta la "crescita esponenziale dei contagi, un segnale di grandissima preoccupazione"

La crescita esponenziale dei contagi che stiamo registrando è un segnale di grandissima preoccupazione.
Non si tratta di creare allarmismi o drammatizzazioni: sappiamo che la situazione italiana è “migliore” di quella di altri paesi.

È quanto si legge in una nota il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

“Ma proprio per questo, ora si tratta di agire subito e bene – con intelligenza, responsabilità e condivisione – per evitare peggioramenti con conseguenze drammatiche – aggiunge – D’altra parte, pur in condizioni diverse (con molti meno tamponi e molti meno decessi per fortuna) oggi in Abruzzo e in altre otto regioni ci sono più ricoverati nei reparti di terapia intensiva di quanti ce ne fossero durante il lockdown”.

“La priorità per tutti deve restare la scuola, la formazione e la vita dei nostri giovani – sottolinea – Per questo avanzo una proposta e una richiesta al Presidente Marsilio per intervenire in modo da alleggerire le presenze negli istituti scolastici e nelle Università per aumentare la sicurezza di ragazzi e ragazze e degli insegnanti”.

“Penso alla necessità di organizzare una ‘didattica mista’ fatta in parte in presenza e in parte a distanza con gli adeguati collegamenti tecnologici, in modo da ridurre le presenze e i possibili contagi, favorire il sistema dei trasporti, agevolare le famiglie – prosegue – In sostanza: i ragazzi e le ragazze che possono andare a scuola assisterebbero alle lezioni (sempre col massimo distanziamento e le protezioni individuali). Gli altri seguirebbero al computer da casa”.

“Un sistema – spiega – da sperimentare per la gran parte delle scuole (soprattutto nei grandi centri urbani dove l’affollamento nelle aule e sui mezzi di trasporto è più preoccupante) ma anche per l’Università”.

“Questa proposta può aggiungersi a quella già avanzata da alcune Regioni di una “didattica alternata” per gli alunni più grandi: una DAD a rotazione, uno o due giorni la settimana per le classi terze, quarte e quinte delle superiori sempre allo scopo di diminuire la pressione sui mezzi di trasporto e di aumentare i metri cubi d’aria a disposizione a scuola – conclude – Per realizzare questo scenario, che non può essere improvvisato, serve organizzare tutta la parte tecnologica e logistica: dunque va discussa e impostata da subito con la giusta programmazione, il coinvolgimento del corpo docente, di Comuni, studenti e famiglie.
Facciamolo subito, prima che la situazione peggiori”.

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