Dalla mezzanotte di oggi l’Abruzzo è in zona rossa. Il provvedimento è arrivato dopo l’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio, che ha disposto un’ulteriore stretta per contrastare la seconda ondata di contagi da coronavirus.
Gli ultimi dati confermano l’aumento dei casi in tutta la regione, specie nella provincia dell’Aquila. Il bollettino di ieri parla di 729 nuovi contagi e 13 decessi. Il record negativo è quello relativo alla giornata di sabato, con 939 casi. Il dato più significativo riguarda i ricoveri: 26 in più in poche ore, con il 43,7% dei posti letto di terapia intensiva che è già occupato. Fortissima, dicono gli addetti ai lavori, la pressione sugli ospedali. È proprio quest’ultima che ha spinto la Giunta regionale a dichiarare l’Abruzzo zona rossa.
Nello pomeriggio di ieri l’unità di crisi della Regione aveva parlato di “dati che impongono l’adozione di misure ulteriori rispetto a quelle previste” dalla cosiddetta ‘zona arancione’. Domenica il Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtrs) ha indicato alla Regione la necessità di misure più incisive. Scontro sul tema chiusura totale delle scuole, richiesta dagli esperti. Dopo aspre polemiche è stato trovato un compromesso: ok alla zona rossa, ma seguendo l’impostazione dell’articolo 3 del Dpcm, che prevede didattica in presenza per scuole primarie e prime medie. Da mezzanotte i cittadini per spostamenti dovranno avere l’autocertificazione.
Foto di Ansa Abruzzo