[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/01/AssembleaSindaciCelano_thumb139.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/AssembleaSindaciCelano.mp4[/KGVID] Era iniziata come la solitudine dei numeri primi, ossia dei primi cittadini in questione di fronte ad una natura più grande di loro. Loro che sono giornalmente presi al laccio da troppi lacci burocratici e da scarse manovre di movimento, molto spesso. Poi uno scambio di email e di messaggi sul display del telefono cellulare ha cambiato la sorte e le carte disposte in tavola. «Io ci sono», ha detto chiaro e tondo la senatrice Stefania Pezzopane, ieri sera, a Celano, nell’aula consiliare, gremita di primi cittadini della costola marsicana d’Abruzzo. Il sindaco di Celano, Settimio Santilli, si è fatto portavoce di un ‘submovimento’ teso a chiedere risposte ai ‘piani alti’ della Politica a fronte dell’oramai stranoto comunicatod della Commissione Grandi Rischi sull’evento tellurico che farà. Una riunione partecipata anche dai consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti, Maurizio Di Nicola e Gianluca Ranieri e dai consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi ed Emilio Cipollone. Questa mattina, invece, Di Pangrazio, nella veste di vice presidente vicario di Anci Abruzzo, ha rincarato la dose, nella Provincia di Teramo: da oggi parte la mobilitazione.
«E’ stata una riunione senza abiti politici, – afferma Settimio Santilli, sindaco organizzatore dell’incontro – ma è stata anche una riunione nata spontaneamente, a fronte di un problema comune e di pubblico interesse: di tutti i sindaci dell’Abruzzo. In questo caso, in particolare, quelli marsicani si sono trovati altamente spiazzati di fronte alla comunicazione della Commissione Grandi Rischi, che ha creato panico nel nostro territorio. Per questo, ci siamo sentiti in dovere di riunirci per confrontarci e, soprattutto, capire quali sono, al netto dei fatti, le esigenze da riportare ai Piani più alti, ovviamente sovraregionali e fino al Parlamento italiano», ha spiegato. Si è fatta strada, tra le proposte, di ottenere fondi da Governo per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati e di smorzare il tono troppo acceso di una parte della burocrazia.
Stamani, in Provincia, invece, una riunione di ben quattro ore, a Teramo, ha decretato e partorito un documento stilato e condiviso, che è ora in fase di preparazione. «L’Anci Abruzzo ha preso una decisione assembleare – spiega Di Pangrazio, vice presidente Anci Abruzzo – che riguarda i sindaci del territorio abruzzese. Devo dire che c’erano diversi sindaci anche dalla Marsica, così come v’erano diversi sindaci delle province più costiere. E’ chiaro che molti sindaci dell’Aquila e della zona di Teramo stanno, ora, soffrendo. Anche nella parte alta del Chietino, il black out e il maltempo hanno lasciato i loro amari frutti e postumi. La situazione accanita del dissesto idrogeologico, del pericolo valanghe, della neve e, non ultimo, del terremoto sta creando non poche zone rosse di allarme. A questo punto, però, ci vuole un’autorità superiore che assista, in questi momenti di bisogno collettivo, i sindaci; loro non possono essere lasciati da soli, non può esserci più uno scarica barile generale dei problemi, dei dubbi, delle perplessità e, soprattutto, delle risposte». Numeri primi o no, i sindaci marsicani, convocati forse da D’Alfonso per martedì, stanno cercando una soluzione univoca sull’agire generale con tavoli e confronti, in cui la propaganda sarà l’ultima ad essere invitata.