La Santa Croce pare cadere su sé stessa, quasi implodere, ultimamente, pezzo dopo pezzo e notte dopo notte. Immota sta, come immoto è, ad oggi, il suo spirito interno. Una realtà dormiente marsicana sempre più presa di mira, pare, dalla criminalità. Ancora un altro furto notturno perpetrato contro la Santa Croce di Canistro. Nella notte appena trascorsa, alcuni cavi in rame, per un totale di 400 metri, sono stati prelevati da malviventi. A seguito del furto di hard disk avvenuto due notti fa, quindi, lo stabilimento di Canistro continua a far parlare di sé e ad essere scenario di fatti oscuri. Venti cavi all’incirca di 20 metri ciascuno sono stati portati via dai ladri.
I cavi in rame si trovavano collocati nella centrale elettrica dell’azienda. Sono intervenuti sul posto, per i rilievi e gli accertamenti consoni, i militari della Compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Edoardo Commandé. Impossibile affermare se si tratti degli stessi balordi che la notte prima hanno portato via dallo Stabilimento alcuni hard disk facenti parte del reparto amministrativo. Si indaga per due furti diversi.
Foto di: Visione di Oggi